di Stefano Cassinelli
Lecco, 2 settembre 2012 - Sono ben 3.500 le fatture accumulate negli uffici dell’Azienda ospedaliera di Lecco in attesa di essere pagate. All’origine del singolare caso di intasamento ci sarebbe il nuovo sistema informativo amministrativo che entrato in servizio a inizio anno non ha dato i risultati sperati. Questa paradossale situazione, con un volume di creditori aperti così elevato, hacostretto il direttore generale Mauro Lovisari a correre ai ripari prevedendo di far lavorare il personale al sabato mattino per un monte di 175 ore al fine di recuperare il lavoro arretrato.
Nella deliberazione si legge testualmente che «dall’inizio del corrente anno è in uso un nuovo sistema informativo amministrativo (denominato Eusis) e che, come conseguenza del cambiamento, si è registrato un rallentamento nell’usuale attività, che è un fisiologico effetto del passaggio a un nuovo modo di lavorare, dal primo aprile 2012 è stato affidato il servizio di tesoreria a un nuovo istituto di credito e che, a causa di tale subentro, si è registrato un rallentamento nell’attività ordinaria, normale conseguenza del passaggio alla diversa gestione da parte del nuovo tesoriere degli ordinativi di pagamento e di incasso; i rallentamenti sopra citati hanno comportato un ritardo nella registrazione, nel sistema informativo amministrativo aziendale, delle fatture emesse dai fornitori di beni e servizi, è in corso il recupero del ritardo accumulato e che tale ritardo non è stato ancora colmato». Di fatto la struttura complessa economica ha stimato in circa 3.500 le fatture che fanno parte del ritardofino a ora accumulato e che, per accelerare il recupero di tale ritardo, ha chiesto di attivare il ricorso a prestazioni lavorative aggiuntive, utilizzando le risorse umane presenti presso la propria struttura, in quanto già a conoscenza dello specifico programma di registrazione, nel sistema informativo amministrativo aziendale, delle fatture emesse dai fornitori di beni e servizi. Di fatto le somme arretrate da pagare sono diverse centinaia di migliaia di euro. Non manca chi nell’azienda ospedaliera arriccia il naso di fronte a un grosso investimento fatto per acquistare un nuovo sistema che invece di velocizzare il lavoro lo ha rallentato. «La cosa assurda – spiega un medico – è che al personale amministrativo per recuperare il lavoro rimasto indietro viene dato un riconoscimento di un compenso orario di 25 euro omnicomprensivi, a un medico a gettone ogni ora viene pagata 26 euro». Il costo presunto di 5.806,50 euro comprensivo di oneri e Irap, sarà imputato nel Bilancio preventivo economico per l’anno 2012.
Nella deliberazione si legge testualmente che «dall’inizio del corrente anno è in uso un nuovo sistema informativo amministrativo (denominato Eusis) e che, come conseguenza del cambiamento, si è registrato un rallentamento nell’usuale attività, che è un fisiologico effetto del passaggio a un nuovo modo di lavorare, dal primo aprile 2012 è stato affidato il servizio di tesoreria a un nuovo istituto di credito e che, a causa di tale subentro, si è registrato un rallentamento nell’attività ordinaria, normale conseguenza del passaggio alla diversa gestione da parte del nuovo tesoriere degli ordinativi di pagamento e di incasso; i rallentamenti sopra citati hanno comportato un ritardo nella registrazione, nel sistema informativo amministrativo aziendale, delle fatture emesse dai fornitori di beni e servizi, è in corso il recupero del ritardo accumulato e che tale ritardo non è stato ancora colmato». Di fatto la struttura complessa economica ha stimato in circa 3.500 le fatture che fanno parte del ritardofino a ora accumulato e che, per accelerare il recupero di tale ritardo, ha chiesto di attivare il ricorso a prestazioni lavorative aggiuntive, utilizzando le risorse umane presenti presso la propria struttura, in quanto già a conoscenza dello specifico programma di registrazione, nel sistema informativo amministrativo aziendale, delle fatture emesse dai fornitori di beni e servizi. Di fatto le somme arretrate da pagare sono diverse centinaia di migliaia di euro. Non manca chi nell’azienda ospedaliera arriccia il naso di fronte a un grosso investimento fatto per acquistare un nuovo sistema che invece di velocizzare il lavoro lo ha rallentato. «La cosa assurda – spiega un medico – è che al personale amministrativo per recuperare il lavoro rimasto indietro viene dato un riconoscimento di un compenso orario di 25 euro omnicomprensivi, a un medico a gettone ogni ora viene pagata 26 euro». Il costo presunto di 5.806,50 euro comprensivo di oneri e Irap, sarà imputato nel Bilancio preventivo economico per l’anno 2012.