(AGI) - Roma, 21 ago. - Le agenzie di rating promuovono l'Italia: perMoody's il nostro Paese potrebbe uscire dalla crisi entro il 2013, mentre Fitch elogia il governo Monti (e' molto credibile) ma spinge verso l'attuazione delle riforme, basta con l'austerita'.
Standard&Poor's avverte invece che la possibilita' di una nuova recessione negli Stati Uniti e' aumentata mentre le probabilita' di un rallentamento nell'economia dell'Eurozona restano alte. L'agenzia precisa inoltre di non ritenere che "le economie degli Stati Uniti e dell'Europa miglioreranno sostanzialmente il prossimo anno".
Intanto, le borse europee rimbalzano, dopo le incertezze di ieri, sulla scia delle voci che la Bce si appresta a varare uno scudo anti-spread, nonostante l'opposizione di Berlino e della Bundesbank e in attesa dei vertici in cui si decideranno le sorti della Grecia.
Scende a 409 punti lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi e il tasso si attesta al 5,66%. Il differenziale calcolato sui Bonos spagnoli e' a 469 punti, dopo un minimo a quota 464, con il rendimento al 6,25%.
Secondo Moody's, la crisi del debito europeo nei Paesi periferici ha migliorato ma non risolto gli squilibri esterni e la correzione e' stata completata solo a meta'. Nel rapporto si sostiene che Italia, Spagna e Portogallo potrebbero uscire dall'attuale stato di crisi entro il 2013, se applicheranno compiutamente le riforme fin qui adottate, mentre Grecia e Irlanda potrebbero richiedere fino al 2016 per completare il loro programma di riforme. "Gli aggiustamenti - si legge nel rapporto - sia nei paesi periferici che in quelli core sono gia' stati avviati, in alcuni casi a un grado significativo".
"La correzione, nella migliore delle ipotesi, e' a meta' strada, dipende dai paesi in questione e potrebbe richiedere diversi anni".
"La correzione, nella migliore delle ipotesi, e' a meta' strada, dipende dai paesi in questione e potrebbe richiedere diversi anni".
Secondo Fitch invece "il governo Monti in questo momento ha moltissima credibilta' politica", ma "deve fare progressi il piu' velocemente possibile". Il direttore operativo di Fitch, David Riley, intervistato alla Bloomberg tv, aggiunge che l'Italia correra' dei rischi alla fine del governo Monti. "I rischi politici - dice - sono maggiori di quelli economici".
"La sfida adesso - dice ancora - e' quella di approfittare delle opportunita' che vengono dall'allentamento delle tensioni di mercato. Il governo Monti deve fare progressi il piu' velocemente possibile e spingere non tanto sull'austerita', sulla quale e' stato fatto abbastanza, ma sulle riforme, sulle quali si decidera' chi sara' il futuro leader del paese, probabilmente ad aprile dell'anno prossimo".
"La sfida adesso - dice ancora - e' quella di approfittare delle opportunita' che vengono dall'allentamento delle tensioni di mercato. Il governo Monti deve fare progressi il piu' velocemente possibile e spingere non tanto sull'austerita', sulla quale e' stato fatto abbastanza, ma sulle riforme, sulle quali si decidera' chi sara' il futuro leader del paese, probabilmente ad aprile dell'anno prossimo".
Intanto il governo greco si preparara a varare un nuovo pacchetto di misure di austerita' da 13,5 miliardi di euro, due in piu' rispetto agli 11,5 miliardi inizialmente richiesti dalla troika. Infine oggi e' andata a segno l'asta dei titoli di stato spagnoli a breve termine (12 e 18 mesi). Sono stati raccolti complessivamente 4,5 miliardi di euro con tassi in deciso calo. Nel dettaglio il Tesoro ha collocato 3,5 miliardi di Letras a 12 mesi con un tasso del 3,07% dal 3,91% dell'asta precedente. Sono poi stati collocati 928 milioni di Letras a 18 mesi a un tasso del 3,3% dal 4,24% della precedente asta.