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Fisco, Monti dichiara guerra agli evasori: "Piaga che giustifica l'uso di strumenti forti"


"La prossima maggioranza di governo e il suo leader saranno scelti attraverso libere elezioni", ha dichiarato il premier annunciando novità sulla giustizia. Monti ha poi definito grave il caso delle intercettazioni ai danni di Napolitano

14:11 - "Io penso che l'Italia si trova in uno stato di difficoltà soprattutto a causa di questo fenomeno e che si trova da questo punto di vista in uno 'stato di guerra'". Lo afferma il presidente del Consiglio Mario Monti in un'intervista al settimanale "Tempi", riferendosi alla piaga dell'evasione fiscale. Il fenomeno, aggiunge, giustifica l'uso di "strumenti forti".
"La notorietà pubblica del nostro alto tasso di evasione - ha spiegato il premier - contribuisce molto a indisporre nei confronti dell'Italia quei Paesi verso i quali di tanto in tanto potremmo aver bisogno di assistenza finanziaria". Il riferimento è ai Paesi del Nord Europa che, secondo Monti, potrebbero dire: "L'Italia è un Paese molto ricco, però lo Stato ha un fortissimo debito pubblico che magari richiederà domani di aiutarla a rinnovare; eppure ci sono italiani ricchi o medi che sistematicamente non pagano le tasse". Insomma, "l'evasione fiscale produce un grosso danno nella percezione del Paese all'estero".

Giustizia, "ci saranno numerose novità"

Il presidente del Consiglio ha parlato poi di "numerose novità" legislative nel settore della giustizia, volte "a dare risposta non solo all'emergenza carceraria ma anche a quella lentezza dei processi che, come calcolato dalla Banca d'Italia, incide negativamente sulla crescita del Paese per un punto percentuale di Pil".

"La prossima maggioranza verrà dalle elezioni"
Monti ha escluso ogni ipotesi di un governo tecnico bis. "Mi rifiuto di pensare che un grande paese democratico come l'Italia non sia in grado, attraverso libere elezioni, di scegliere una maggioranza di governo efficace e, indirettamente, un leader adeguato a guidarla".

"Gravi intercettazioni a Napolitano, interverremo"
Il premier ha poi definito "grave" il caso delle telefonate del Capo dello Stato intercettate dalla procura palermitana. "E' peraltro evidente a tutti che nel fenomeno delle intercettazioni telefoniche si sono verificati e si verificano abusi per cui è compito del governo prendere iniziative a riguardo".

"Eurobond idea intelligente"
Quella degli eurobond "è una proposta articolata e intelligente che contiene anche elementi che da tempo il governo italiano ha portato al tavolo europeo". "Abbiamo visto tutti che alcuni paesi (certamente la Germania, ma anche alcuni Paesi nordici) non sono disposti in questo momento a dare il loro consenso agli eurobond. Ciò significa che probabilmente essi verranno ma un po' più avanti", aggiunge Monti nell'intervista.

Sostegno alla scuola non statale
"Posso assicurare che il governo non farà mancare al settore, cui riconosce una essenziale funzione complementare rispetto a quella esercitata dalle scuole pubbliche, il necessario sostegno economico".

"Federalismo deve essere solidale"
"Sulla questione del federalismo noi rispettiamo quello che c'è nelle attuali leggi dello Stato. Forse in precedenti governi si è lavorato all'insegna del federalismo nella convinzione che esso fosse la riforma strutturale per dare ordine e slancio all'economia italiana. Mentre noi siamo convinti che il federalismo deve essere solidale, non può cioè non tenere conto delle diversità tra le diverse regioni e delle differenze territoriali", così Monti. Che aggiunge; "Soprattutto non deve esimerci dal fare riforme strutturali nei vari campi: dalle pensioni, al mercato del lavoro, alle liberalizzazioni, alla concorrenza, alle semplificazioni".

Amnistia, non ci sono i numeri
"Voglio ricordare che si tratta di una misura per la quale sono necessari due terzi dei voti del Parlamento che non mi pare al momento ci siano", ha spiegato Monti rispondendo a una domanda sulle possibilità di un'amnistia come misura contro il sovraffollamento delle carceri.
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