Un'impresa da sogno. L'Italia ritrova il suo Settebello nel momento più importante a Londra e vola in semifinale al torneo olimpico. E contribuisce a migliorare il risultati di Pechino con due squadre in semifinale (c'è anche la pallavolo maschile). Nei quarti gli azzurri di Sandro Campagna centrano l'obiettivo, battere l'Ungheria (per 11-9). Una squadra che sembrava imbattibile, dominatrice della pallanuoto mondiale degli ultimi vent'anni. Per qualcuno paragonabile al 'Dream Team' americano di basket. Da Sydney 2000 un trionfo dopo l'altro: nove ori, tre argenti e tre bronzi olimpici. Un ciclo bruscamente interrotto oggi a Londra. In una serata in piscina si è rivisto il Settebello dell'ultimo mondiale. Grintoso e cinico, con una difesa di ferro e un portiere come Tempesti paratutto. In tribuna due tifosi d'eccezione come Federica Pellegrini e Filippo Magnini, che dopo il flop in vasca sono rimasti nella capitale britannica da turisti. La partita è stata in bilico soltanto all'inizio. Poi gli azzurri hanno preso in mano la partita e non l'hanno più mollata. L'unico momento di incertezza c'è stato nell'ultimo quarto, una 'palombella' di Premus si è fermata sulla linea: poteva essere il definitivo +4. Invece l'Ungheria ha piazzato un mini-break (2-0) ed è tornata in partita. Ma gli azzurri non hanno mai perso la testa e sono riusciti a tenere a distanza gli ungheresi con i gol dei loro mattatori: Felugo e Presciutti, autori assieme a Figlioli di una tripletta ciascuno. In gol anche l'ex Giorgetti, ungherese naturalizzato (è nato a Budapest), su rigore. Campagna è partito con Tempesti, Gitto, Felugo, Gallo, Prsciutti, Fiorentini e Aicardi. L'Ungheria ha avuto una partenza a razzo: subito in vantaggio con Kasas con una girata da centro area, gli azzurri hanno risposto con Presciutti. Dopo il vantaggio di Denes Varga, gli azzurri hanno preso in mano la partita. Decisivo in più di un'occasione il portiere magiaro Szecsi. Con il gol di Figlioli a cinque secondi dallo scadere gli azzurri hanno chiuso il primo tempo 5-4. Al ritorno in vasca l'Ungheria con Madaras ha impattato di nuovo, ma con un parziale di 3-0 la squadra di Campagna ha preso il largo. In gol in sequenza Figlioli, Felugo e Giorgetti su rigore. Anche sfortunati gli ungheresi, laddove non ci arriva Tempesti ci hanno pensato i legni. La porta azzurra per i magiari stasera sembrava stregata. Giorgetti su rigore ha regalato l'8-5. La difesa azzurra è stata la chiave della partita: l'Ungheria nel terzo tempo è rimasta quasi nove minuti senza segnare. Sul 9-6 un pallonetto di Premus si è fermato sulla linea (sarebbe stato il +4). La piccola rimonta dell'Ungheria si è spenta sul 9-8. Ci hanno pensato Feleugo e Presciutti frenarla. Il Settebello è tornato: in semifinale c'è la Serbia, con la quale c'è una tradizione favorevole (gli azzurri ci hanno vinto in finale al Mondiale). Insomma, chissà che non arrivi un altro miracolo.
CAMPAGNA: «NOI PERFETTI» - "Lo sapevo che questa squadra sarebbe venuta fuori nel corso del torneo, ma aspettiamo a definire questa vittoria un'impresa perche' se non vinciamo in semifinale tutto si dimentica". Cosi', ai microfoni della Rai, il ct del Settebello, Sandro Campagna, commenta il successo degli azzurri della pallanuoto nel quarto di finale contro l'Ungheria."L'Italia e' stata perfetta, forte fisicamente contro una squadra come l'Ungheria, diciamo che li abbiamo fatti cuocere nel loro brodo - ha proseguito Campagna -. Ho capito che potevamo vincere la partita negli ultimi secondi quando ci hanno fischiato un'espulsione a favore, ma la gara e' stata in equilibrio fino alla fine". Campagna e' soddisfatto ma non si accontenta. "Avevo detto ai ragazzi che nelle ultime tre partite dovevano dare tutto", la prima e' andata, gli azzurri non l'hanno deluso.
PETRUCCI: «MAI DARE PER MORTA L'ITALIA» - "Mai dare per morta l'Italia, oggi lo abbiamo dimostrato con due grandi team". Lo ha detto il presidente del Coni Gianni Petrucci al termine della partita vinta dal Settebello. Dopo gli azzurri della pallavolo anche quelli della pallanuoto si sono qualificati per le semifinali. Nei quarti la squadra di Sandro Campagna ha eliminato i campioni olimpici in carica dell'Ungheria 11-9 e in semifinale troverà la Serbia. "Adesso niente è impossibile" ha concluso Petrucci, ricordando che Londra con due squadre nelle semifinali migliora il risultato di Pechino. In tribuna c'erano anche Federica Pellegrini e Filippo Magnini. "Ci portano fortuna" ha detto il ct azzurro Campagna.
IN TRIBUNA MAGNINI E LA PELLEGRINI - C'erano anche Filippo Magnini e Federica Pellegrini alla Water Polo Arena per applaudire la splendida prova del Settebello che ha sconfitto 11-9 l'Ungheria, campione olimpico uscente, qualificandosi per le semifinali del torneo olimpico.