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Mini eclissi: tra il 5 e il 6 giugno occhio a Venere

VenereViene chiamata “stella della sera” per la brillantezza che emana subito dopo il tramonto, ed è in effetti l’oggetto più luminoso che appare nella volta celeste, dopo il Sole. La notte tra il 5 e il 6 giugno, però, Venere, il nostro “pianeta gemello”, comparirà nell’insolita veste di ombra nera che attraversa il disco solare. Questa “mini eclissi” non è un evento di tutti i giorni. Si è verificato l’ultima volta nel 2004, ma
si ripresenterà soltanto fra più di un secolo, nel 2117. Chi non volesse aspettare tanto per godersi lo spettacolo, potrebbe valutare l’ipotesi di fare un viaggio oltreoceano: per esempio nelle suggestive terre dei Navajos, negli Stati Uniti, dove sono già state organizzate spedizioni appositamente dedicate. Il fenomeno, infatti, inizierà alle 22,10 (Tempo Universale, cioè ora di Greenwich) del 5 di giugno e terminerà alle 4,50. In Italia, dunque, sarà possibile osservare solo le fasi finali dell’allineamento, dopo il sorgere del Sole.
Ma se non avete intenzione di allontanarvi troppo da casa, potete seguire l’evento in diretta web. L’INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica) e l’Osservatorio Astronomico di Padova hanno realizzato un sito appositamente per l’occasione. All’indirizzo  http://www.lanottedivenere.it/potete trovare maggiori informazioni sul fenomeno e le “istruzioni per l’uso” per un’osservazione in piena sicurezza. Dalla mezzanotte del 5 giugno, poi, apparirà lo streaming che trasmetterà l’evento in diretta. Gli autori hanno pensato anche ai possessori degli smart phone, creando delle app per iOS e Android su cui appariranno tutte le fasi del passaggio di Venere davanti al Sole. Il transito dei pianeti davanti alle stelle non è oltretutto solo un fenomeno curioso da osservare. Gli astronomi, tramite il metodo dei transiti, scoprono continuamente nuovi pianeti lontani dal sistema solare.
La tecnica consiste nel rilevare, soprattutto per mezzo di appositi satelliti (tra i quali Kepler della NASA), infinitesime attenuazioni dell’intensità luminosa delle stelle, provocate proprio dal passaggio dei pianeti.
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