12:21 - Notte di ricerche a Genova dopo l'incidente nel porto, dove ilmercantile Jolly Nero è finito contro il Molo Giano facendo crollare in mare la torre piloti. Il bilancio parla di 5 morti, 4 feriti e 4 dispersi. Identificate le cinque vittime. Stefano Messina, armatore della nave, con le lacrime agli occhi ha detto: "Siamo disperati". La Procura indaga peromicidio colposo.
Al Molo Giano intanto si continua a lavorare per cercare di liberare la banchina da ciò che resta della torre di controllo del porto, una struttura in cemento alta oltre 50 metri. Alle 23 di martedì è stata colpita in pieno, e inspiegabilmente, dalla poppa della porta container Jolly Nero, della linea Messina. E' venuta giù di schianto, seppellendo tutti coloro che c'erano al suo interno, 14 persone secondo il bilancio provvisorio reso noto dalle forze dell'ordine.
I nomi delle vittime della tragedia - Il primo morto identificato è una guardia costiera di 30 anni, di Rapallo, Daniele Frantantonio. Le altre vittime sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; Michele Rabazza, 31 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Marco De Candursio, 35 anni di Lavagna e Gianni Jacoviello, 35 anni, di La Spezia. Tra i dispersi Francesco Cetrola.
I feriti salvi dopo essersi tuffati in mare - Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati in codice rosso, altri due sono in condizioni meno gravi. I quattro si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre. Poche le speranze, invece, di trovare in vita le altre persone disperse.
Tre dispersi erano in ascensore - Decine di soccorritori e sommozzatori stanno scandagliando le acque della zona per recuperare i dispersi. Nella torre c'era anche un ascensore che è crollato in mare. Tre delle persone disperse si trovavano proprio nell'ascensore. Non si sa se siano finite in mare o siano imprigionate sotto le macerie della torre. Vigili del fuoco, polizia, carabinieri e capitaneria stanno coordinando gli sforzi per i soccorsi.
Nella torre uffici di piloti e capitaneria - La torre controllo manovra del porto di Genova ospitava diversi uffici. Tra questi, quelli della compagnia piloti del porto e quelli della Guardia Costiera. L'incidente, è avvenuto durante il cambio turno e questo rende più difficile capire con precisione quante persone fossero presenti al momento dell'urto.
L'armatore: "Siamo disperati" - Stefano Messina, armatore della nave, accorso in porto dopo l'incidente, dice con le lacrime agli occhi: "Siamo sconvolti, di più ...E' una cosa mai successa, siamo disperati".
Aperta un'inchiesta - La procura di Genova ha aperto un'inchiesta sull'incidente. La nave è stata posta sotto sequestro e il comandante è stato interrogato dal pm. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti, anche se, spiega il procuratore capo, Michele Di Lecce, "stiamo ascoltando diverse persone ma ci sono problemi preliminari".
Avaria a due motori - L'incidente, avvenuto all'imboccatura del porto, nella fase di uscita della nave, potrebbe essere stato causato da un'avaria improvvisa a due motori di poppa. Spegnendosi avrebbero reso il natante del tutto ingovernabile. Così, la nave è finita con il fianco sinistro della poppa contro la torre facendola inclinare e in parte crollare in acqua. Il mercantile stava viaggiando a 4 nodi con un pilota del porto e trainato da un altro mezzo. Condizioni praticamente impossibili per un errore umano.
Jolly nero condotto da pilota del porto e da due rimorchiatori - Secondo quanto confermato da fonti investigative, al timone della Jolly Nero ci sarebbe stato un pilota del porto, e non il comandante della nave. Si tratta di una procedura regolare per le navi che entrano e lasciano lo scalo di Genova. La nave è andata ad impattare proprio contro la torre dove abitualmente lavorano i colleghi del pilota.
"Un incidente inspiegabile, tanto più se si pensa che la nave era regolarmente condotta da un pilota a bordo e da due rimorchiatori, uno davanti e l'altro dietro", ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. "Una manovra fatta centinaia di volte. Ci chiediamo tutti come possa essere successo".
Il presidente del porto: "Tragedia terribile" - "E' una tragedia terribile. Siamo sconvolti, senza parole", è quanto dichiarato dal presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo. "E' un incidente al momento non spiegabile, un incredibile trauma per tutta la comunità portuale. Ora pensiamo solo alle vittime, poi cercheremo di capire".
I nomi delle vittime della tragedia - Il primo morto identificato è una guardia costiera di 30 anni, di Rapallo, Daniele Frantantonio. Le altre vittime sono il sottufficiale Davide Morella, 33 anni, di Bisceglie, militare della Capitaneria di porto di Genova; Michele Rabazza, 31 anni, di Livorno, del corpo piloti di Genova; Marco De Candursio, 35 anni di Lavagna e Gianni Jacoviello, 35 anni, di La Spezia. Tra i dispersi Francesco Cetrola.
I feriti salvi dopo essersi tuffati in mare - Dei quattro feriti accertati, due sono stati ricoverati in codice rosso, altri due sono in condizioni meno gravi. I quattro si sono salvati perché sarebbero riusciti a gettarsi in mare prima del crollo della torre. Poche le speranze, invece, di trovare in vita le altre persone disperse.
Tre dispersi erano in ascensore - Decine di soccorritori e sommozzatori stanno scandagliando le acque della zona per recuperare i dispersi. Nella torre c'era anche un ascensore che è crollato in mare. Tre delle persone disperse si trovavano proprio nell'ascensore. Non si sa se siano finite in mare o siano imprigionate sotto le macerie della torre. Vigili del fuoco, polizia, carabinieri e capitaneria stanno coordinando gli sforzi per i soccorsi.
Nella torre uffici di piloti e capitaneria - La torre controllo manovra del porto di Genova ospitava diversi uffici. Tra questi, quelli della compagnia piloti del porto e quelli della Guardia Costiera. L'incidente, è avvenuto durante il cambio turno e questo rende più difficile capire con precisione quante persone fossero presenti al momento dell'urto.
L'armatore: "Siamo disperati" - Stefano Messina, armatore della nave, accorso in porto dopo l'incidente, dice con le lacrime agli occhi: "Siamo sconvolti, di più ...E' una cosa mai successa, siamo disperati".
Aperta un'inchiesta - La procura di Genova ha aperto un'inchiesta sull'incidente. La nave è stata posta sotto sequestro e il comandante è stato interrogato dal pm. L'ipotesi di reato è quella di omicidio colposo contro ignoti, anche se, spiega il procuratore capo, Michele Di Lecce, "stiamo ascoltando diverse persone ma ci sono problemi preliminari".
Avaria a due motori - L'incidente, avvenuto all'imboccatura del porto, nella fase di uscita della nave, potrebbe essere stato causato da un'avaria improvvisa a due motori di poppa. Spegnendosi avrebbero reso il natante del tutto ingovernabile. Così, la nave è finita con il fianco sinistro della poppa contro la torre facendola inclinare e in parte crollare in acqua. Il mercantile stava viaggiando a 4 nodi con un pilota del porto e trainato da un altro mezzo. Condizioni praticamente impossibili per un errore umano.
Jolly nero condotto da pilota del porto e da due rimorchiatori - Secondo quanto confermato da fonti investigative, al timone della Jolly Nero ci sarebbe stato un pilota del porto, e non il comandante della nave. Si tratta di una procedura regolare per le navi che entrano e lasciano lo scalo di Genova. La nave è andata ad impattare proprio contro la torre dove abitualmente lavorano i colleghi del pilota.
"Un incidente inspiegabile, tanto più se si pensa che la nave era regolarmente condotta da un pilota a bordo e da due rimorchiatori, uno davanti e l'altro dietro", ha spiegato il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando. "Una manovra fatta centinaia di volte. Ci chiediamo tutti come possa essere successo".
Il presidente del porto: "Tragedia terribile" - "E' una tragedia terribile. Siamo sconvolti, senza parole", è quanto dichiarato dal presidente dell'Autorità Portuale di Genova, Luigi Merlo. "E' un incidente al momento non spiegabile, un incredibile trauma per tutta la comunità portuale. Ora pensiamo solo alle vittime, poi cercheremo di capire".