La Settimana Santa canosina é una delle più ricche dal punto di vista degli eventi religiosi proposti e delle tradizioni che si rinnovano di anno in anno. In particolare la mattina del Sabato Santo quando viene portata per le vie cittadine il simulacro della Vergine Desolata accompagnato da un coro, diretto dal maestro Mimmo Masotina, composto quest'anno da 380 donne vestite di nero e col volto coperto che cantano l'Inno della Desolata, su testo poetico dello "Stabat Mater Dolorosa" scritto da Jacopone da Todi. In base alle fonti storiche del passato, la processione della Desolata veniva celebrata ed organizzata dalla Confraternita della Madonna del Rosario ma in seguito al bombardamento del 6 novembre 1943 che distrusse la Chiesa di S. Francesco e S. Biagio, la statua fu danneggiata gravemente. Nel 1953 venne rifatta da alcuni artisti leccesi a cura di un benefattore chiamato Giuseppe D'Elia. La Desolata é una delle pochissime processioni che si svolge di sabato mattina e ogni anno in occasione di questo evento, Canosa di Puglia "Città d'Arte e Cultura" viene invasa da moltissimi devoti e turisti oltre che da fotografi e giornalisti non solo locali ma provenienti dalle regioni limitrofe e anche dall'estero. Questa processione non é come le altre, é molto sentita, oltre ad essere commovente poiché ricorda Maria che piange Gesù ai piedi della croce. Al "corteo funebre" partecipano inoltre numerose bambine e bambini che vestiti da angioletti portano in mano gli strumenti della Passione di Cristo come i chiodi, le fruste, i dadi, la Corona di spine. La statua della Vergine Maria, vestita di nero è caratterizzata: dalle lacrime agli occhi, dalla mano che porta un fazzoletto bianco e nell'altra una corona di spine e una croce, dall'angelo vestito di bianco che accompagna il cammino di Maria e poi dal sepolcro con sopra la croce spoglia a significare la sepoltura di Gesù.
Sabato Santo:La Desolata di Canosa: ecco la processione delle 380 donne in nero
La Settimana Santa canosina é una delle più ricche dal punto di vista degli eventi religiosi proposti e delle tradizioni che si rinnovano di anno in anno. In particolare la mattina del Sabato Santo quando viene portata per le vie cittadine il simulacro della Vergine Desolata accompagnato da un coro, diretto dal maestro Mimmo Masotina, composto quest'anno da 380 donne vestite di nero e col volto coperto che cantano l'Inno della Desolata, su testo poetico dello "Stabat Mater Dolorosa" scritto da Jacopone da Todi. In base alle fonti storiche del passato, la processione della Desolata veniva celebrata ed organizzata dalla Confraternita della Madonna del Rosario ma in seguito al bombardamento del 6 novembre 1943 che distrusse la Chiesa di S. Francesco e S. Biagio, la statua fu danneggiata gravemente. Nel 1953 venne rifatta da alcuni artisti leccesi a cura di un benefattore chiamato Giuseppe D'Elia. La Desolata é una delle pochissime processioni che si svolge di sabato mattina e ogni anno in occasione di questo evento, Canosa di Puglia "Città d'Arte e Cultura" viene invasa da moltissimi devoti e turisti oltre che da fotografi e giornalisti non solo locali ma provenienti dalle regioni limitrofe e anche dall'estero. Questa processione non é come le altre, é molto sentita, oltre ad essere commovente poiché ricorda Maria che piange Gesù ai piedi della croce. Al "corteo funebre" partecipano inoltre numerose bambine e bambini che vestiti da angioletti portano in mano gli strumenti della Passione di Cristo come i chiodi, le fruste, i dadi, la Corona di spine. La statua della Vergine Maria, vestita di nero è caratterizzata: dalle lacrime agli occhi, dalla mano che porta un fazzoletto bianco e nell'altra una corona di spine e una croce, dall'angelo vestito di bianco che accompagna il cammino di Maria e poi dal sepolcro con sopra la croce spoglia a significare la sepoltura di Gesù.