La sindaca di Torino Chiara Appendino è stata iscritta nel registro degli indagati per gli incidenti di piazza San Carlo che lo scorso tre giugno hanno provocato durante la finale di Champions 1527 feriti, tra cui una donna gravissima poi deceduta in ospedale. La notizia, riportata dai siti di Repubblica, Corriere della Sera e Stampa, è stata smentita all'agenzia di stampa Agi dal portavoce della sindaca, Luca Pasquaretta: "Non abbiamo ricevuto nulla, nessuna comunicazione dalla procura. Smentiamo categoricamente".
Il sito del Corriere spiega che non si tratta di un'iniziativa degli inquirenti, frutto di un'analisi del ruolo e delle responsabilità dell'amministratrice della città. Ma di un "atto dovuto", necessario perché una persona, nelle scorse ore, una delle tante (sono decine le querele arrivate sulla scrivania della Digos) cadute nella ressa quel sabato sera, ha deciso di prendere carta e penna di denunciare direttamente Appendino, mettendo nero su bianco che sarebbe spettato a lei provvedere all'incolumità dei suoi concittadini durante la partita Juve-Real Madrid proiettata sul maxi-schermo. Sarebbe stato un compito del Comune, è il senso della querela, organizzare il grande evento provvedendo a tutte le misure di sicurezza che avrebbero potuto evitare incidenti: a partire dall'impedire ai venditori di vetro abusivi – presenti a decine quella sera - di girare indisturbati con le loro carriole, per vendere birre in bottiglia.