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Dà da mangiare a due randagi, per la Cassazione ne è responsabile per legge

La prossima volta, prima di dare da mangiare a quel randagio che passa davanti casa vostra, pensateci due volte. E non perché nutrire un animale abbandonato non sia più che lodevole, ma perché - secondo la Cassazione - ne diventerete responsabili civilmente e penalmente.
Come racconta La Stampa, infatti, un uomo è stato costretto a pagare i danni del morso preso da un uomo a cui i due cani randagi da lui saltuariamente nutriti avevano azzannato una gamba. La motivazione è che tra animali e uomo si sarebbe instaurato una "relazione di detenzione".
La suprema Corte ha ricordato il principio di fondo: "La posizione di garanzia assunta dal detentore di un cane impone l'obbligo di controllare e di custodire l'animale adottando ogni cautela per evitare e prevenire le possibili aggressioni a terzi anche all'interno dell'abitazione".
All'uomo è stata comminata una multa, nonostante lui si sia difeso strenuamente nei 3 gradi di giudizio.
Il nostro amante dei cani s'è difeso strenuamente davanti al giudice di pace di Termini Imerese. I randagi si erano introdotti del tutto fortuitamente nella sua villetta, e che la responsabilità giuridica sull'operato dei randagi semmai doveva essere del Comune e non sua. Ma è stata una sonora sconfitta. Per il padrone di casa, ma non padrone dei cani, è scattata una multa da 200 euro.
Amare gli animali, a volte, può essere controproducente.
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