Ancora alta la tensione tra Corea del Nord e Stati Uniti. Dopo la minaccia di innescare una guerra nucleare improvvisa, Pyongyang ha lanciato un nuovo monito a Washington e all'Occidente intero: "Siamo pronti a cancellare gli Usa dalla faccia della terra", come si legge in un documento, intitolato "Piano di guerra biochimica contro la nazione coreana sotto attacco", pubblicato sul Rodong Sinmun, il quotidiano ufficiale del Partito dei Lavoratori. La dichiarazione sarebbe giustificata dal fatto che la nazione guidata da Donald Trump "vuole "infliggere alla nazione coreana un orribile disastro senza precedenti", accusandolo di "pianificare un attacco con armi chimiche contro il Paese".
Il regime sostiene, infatti, che le forze americane stanziate in Corea del Sud abbiano portato di recente nel porto della città di Busan "attrezzature per cercare di portare avanti il cosiddetto Piano Giove (o Jupiter Plan), uno scenario che prevede una guerra biochimica proprio contro il Nord". Pyongyang, è sottolineato ancora nel documento, "nello specifico non sarà mai uno spettatore inerte alle mosse degli Usa volte a provocare una guerra biochimica ma concluderà lo stallo con gli Usa, l'impero dei mali, cancellandoli dalla faccia della Terra". Il nervosismo tra i due paesi, dunque, non accenna a placarsi e nulla di positivo sembra esserci all'orizzonte. Il prossimo martedì 25 aprile, infatti, si terrà l'85esimo anniversario della fondazione dell'esercito nordcoreano, e si teme che il regime di Kim jong-un possa celebrare l'evento con un nuovo test nucleare o missilistico, mentre il presidente Trump ha ordinato l'invio della Carl Vinson verso la penisola di Corea. La portaerei, giunta nel Pacifico occidentale dopo giorni di confusione riguardo alla sua destinazione, condurrà proprio da domenica esercitazioni congiunte con la marina giapponese.
"Pronti ad affondare la portaerei Uss Vinson"
Proprio contro la Carl Vinson si stanno concentrando le ire di Pyongyang: la portaerei è infatti impegnata in un ciclo di manovre congiunte con due cacciatorpedinieri giapponesi nel Pacifico occidentale. "Le nostre forze rivoluzionarie – riporta sempre il quotidiano Rodong Sinmun – sono pronte ad affondare una portaerei Usa a propulsione nucleare con un singolo attacco".
Arrestato un altro cittadino americano in Corea del Nord
Intanto, arriva anche la notizia dell'arresto di un cittadino americano all'aeroporto di Pyongyang, il terzo cittadino statunitense ad essere detenuto in Corea del Nord. Si tratta di un ex professore americano della Yanbian University, in Cina, di origini coreane. Secondo quanto riferito dall'agenzia Yonhap, le cause del fermo, avvenuto mentre l'uomo, sulla cinquantina, stava per imbarcarsi per gli States, sarebbero ancora sconosciute. Gli altri due statunitensi precedentemente fermati sono lo studente Otto Warmbier e il pastore di origini coreane Kim Dong-chul, condannati a diversi anni di carcere per "attività sovversiva" contro la Corea del Nord.