Sono più di 1600 i casi di morbillo registrati in Italia dall’inizio del 2017. Un numero in continuo aumento riportato nell'ultimo bollettino settimanale a cura del Ministero della Salute e Istituto superiore della sanità, nato appunto per monitorare in modo tempestivo l'epidemia in corso nel nostro Paese. In oltre 3 casi su 10 i pazienti hanno avuto almeno una complicanza e in 4 casi su 10 hanno richiesto il ricovero. Dal monitoraggio, pubblicato sul portale del Ministero della Salute, emerge che nel periodo compreso dal primo gennaio 2017 al 16 aprile sono state 1603 le persone che hanno contratto il morbillo (sedici solo nell'ultima settimana): nell'88 percento dei casi queste persone non erano state vaccinate, nel 34 percento hanno avuto almeno una complicanza (come diarrea, polmonite, otite, epatite, insufficienza respiratoria, calo di piastrine). Rari invece i casi di encefalite (0,1 percento) e convulsioni (0,3 percento).
Boom di casi di morbillo a marzo 2017 – Il picco dei contagi dall’inizio dell’anno si è registrato a marzo: solo in questo mese si contano infatti 765 casi di morbillo, poco meno degli 844 registrati in tutto il 2016. Questi numeri allarmanti sui casi di morbillo (già i dati diffusi dal precedente report erano preoccupanti) recentemente hanno fatto entrare l’Italia nell’elenco dei Paesi è rischio salute insieme a Germania e Belgio per gli americani che pensano di viaggiare all’estero. Dai dati diffusi nell’ultimo bollettino del Ministero emerge anche che nel 39 percento dei casi sono stati ricoverati mentre nel 15 percento dei casi hanno fatto ricorso al pronto soccorso. L’età media delle persone colpite finora è stata di circa 27 anni: il 57 percento dei contagiati infatti aveva un’età compresa tra i 15 e i 39 anni. Sono 152, infine, i casi registrati tra gli operatori sanitari.