La febbre del Nilo è sbarcata in Italia, se per questo già dall’anno scorso, gli ultimi due casi sono stati registrati in Sardegna, dove due anziani sono in terapia intensiva per le complicanze del virus. Il West Nile Virus, così chiamato perché il virus è stato isolato per la prima volta nel distretto del West Nile, in Uganda, è endemico lungo le rive del grande fiume africano e da alcuni anni ha fatto la sua comparsa anche negli Stati Uniti, dove a più riprese a mietuto un certo numero di vittime, e i Europa.
In Italia è stato segnalato, già a partire dal 2008, in Veneto, dove in questi giorni alcuni anziani sono stati ricoverati in terapia intensive, Emilia Romagna, Lombardia e Sardegna. La sua diffusione, che negli USA, così come da noi, sta assumendo le connotazioni di una diffusione endemica, è stata favorita dai mutamenti climatici che hanno reso possibile il suo arrivo in zone del globo completamente diverse dalla sua zona d’origine.
L’evoluzione ella malattia è per lo più benigna, dalla sintomatologia molto simile a quella di una semplice influenza, quindi febbre, cefalea, malessere generalizzato, mal di schiena, tosse, eruzioni cutanee, diarrea, difficoltà di respirazione, e nella maggior parte dei casi si risolve del tutto spontaneamente nel giro di 4-6 giorni.
Nei soggetti debilitati, immunodepressi, e quindi negli anziani, si possono presentare delle complicanze neurologiche di una certa gravità, ovvero meningite ed encefalite, che sono poi le cause principali dei decessi. L’indice di mortalità è, in tutti i casi, contenuto, solo l’1%, mentre nei cavalli, particolarmente colpiti da questa infezione virale, la mortalità varia dal 25 al 45%.
Recentemente è stato introdotto un vaccino veterinario, mentre per l’uomo ancora non esiste né una cura specifica né tampoco un vaccino.
La prevenzione è il solo mezzo per contrastare la diffusione del virus, quindi è necessario ricorrere ai soliti insetticidi, repellenti e tutti gli strumenti utilizzati normalmente per combattere le zanzare, visto che il vettore è sempre lo stesso.
La prevenzione è il solo mezzo per contrastare la diffusione del virus, quindi è necessario ricorrere ai soliti insetticidi, repellenti e tutti gli strumenti utilizzati normalmente per combattere le zanzare, visto che il vettore è sempre lo stesso.
Vanno in tutti i casi eliminati tutti i ristagni d’acqua, facendo anche ricorso alle speciali compresse contro le larve di zanzara, da inserire in tutti i luoghi dove è impossibile eliminare completamente l’acqua stagnante.