L'episodio a Marikana, nel Nord-ovest del Paese. Di recente altre nove persone erano morte in scontri tra sindacati e forze dell'ordine
11:17 - Ancora alta tensione in Sudafrica, a Marikana, nel Nord-ovest del Paese, dove la polizia ha aperto il fuoco su migliaia di minatori in sciopero, armati di machete, uccidendo 36 persone. Lo hanno riferito testimoni. Nei giorni scorsi nove persone, tra cui due poliziotti, sono morte sempre in scontri tra sindacati e forze dell'ordine.
Agenti di polizia hanno detto che dopo la rottura delle trattative con l'Amcu non resta altra opzione che l'uso della forza. Un leader del'Amcu al megafono ha urlato: "Non ci muoviamo. Se necessario, siamo pronti a morire!".
I disordini erano iniziati venerdì, quando i lavoratori avevano incrociato le braccia nell'ambito di una disputa sui salari. Lo sciopero è poi degenerato in un conflitto aperto tra i membri dei due sindacati che si fanno concorrenza.
Ieri centinaia di minatori si erano radunati nuovamente nei pressi della miniera. Molti di loro erano armati di machete, bastoni e altre armi, e hanno ballato e cantato, osservati da agenti di sicurezza. La polizia inizialmente ha permesso ai minatori di manifestare, poi le proteste sono sfociate nel sangue.
I disordini erano iniziati venerdì, quando i lavoratori avevano incrociato le braccia nell'ambito di una disputa sui salari. Lo sciopero è poi degenerato in un conflitto aperto tra i membri dei due sindacati che si fanno concorrenza.
Ieri centinaia di minatori si erano radunati nuovamente nei pressi della miniera. Molti di loro erano armati di machete, bastoni e altre armi, e hanno ballato e cantato, osservati da agenti di sicurezza. La polizia inizialmente ha permesso ai minatori di manifestare, poi le proteste sono sfociate nel sangue.