di Antonio Mariozzi
Un volo di circa venti metri in un tratto di strada con tornanti e strapiombi, l'auto che si ribalta più volte nella scarpata, due piloti che restano uccisi. Tragedia ieri sera, intorno alle 23, a Santopadre, piccolo comune tra Arce e Ceprano, nel frusinate, dove per sabato e domenica era in programma una gara di slalom con vetture da rally. Sono morti Francesco Cascone, 27 anni, di Sora, e Vittorio Canestraio, 52 anni, originario di Arpino ma residente a Fontechiari, in Ciociaria. Dovevano partecipare alla gara ora rinviata, per lutto, al 21 ottobre.
L'incidente si è verificato intorno alle 23, quando la loro auto è uscita di strada in località Barbarossa, capovolgendosi diverse volte. Inutili tutti i tentativi di soccorso: pilota e navigatore sono deceduti sul colpo. Le due vittime facevano parte del 'Santopadre Racing Team' (SRT) e stavano portando la loro Renault Clio nella scuderia. All'improvviso la vettura, per cause ancora da stabilire, è uscita fuori strada, finendo in una scarpata e fermandosi solo dopo una ventina di metri. L'auto è andata distrutta e per i due piloti non c'é stato scampo.
La gara di Santopadre (nono slalom), 'Memorial Tiziana Grimaldi', fa parte del calendario Csai ed è valida per il campionato italiano. "Nella zona dell'incidente - puntualizza la commissione sportiva automobilistica italiana (Csai) - non è prevista alcuna gara rally. L'unica corsa in programma è uno slalom".
La tragedia arriva dopo quella simile di venti giorni fa durante il rally 'Citta' di Luccà, dove, anche in questo caso, morirono pilota e navigatore. Sul drammatico incidente, che ha scosso il piccolo comune del frusinate, la procura di Cassino ha aperto un fascicolo; anche il Codacons chiede di fare luce sull'incidente e invoca "misure efficaci per garantire la sicurezza dei piloti di rally e degli spettatori che assistono alle corse".
Secondo il presidente Carlo Rienzi "le due vittime confermano non solo come le nostre preoccupazioni fossero più che fondate", ma anche la necessità di "limiti più severi e maggiore sicurezza sui percorsi di gara del nostro paese, per evitare il ripetersi di simili sciagure".