Il terremoto sembra non dare pace agli abitanti dell'Emilia Romagna. A 14 giorni dal primo sisma che ha colpito la regione il 20 maggio, continua la paura: intorno alle 21.20 si è verificata una forte scossa tra le province di Modena, Reggio Emilia e Mantova: è stata avvertita chiaramente anche a Bologna, in Romagna, in Lombardia, nella provincia di Firenze e in Veneto. La magnitudo, secondo l'Ingv, è di 5.1. Le localita' prossime all'epicentro sono Novi di Modena, San Possidonio e Concordia. Non si segnalano danni alle persone, ci sono stati solo alcuni malori che hanno colpito persone vittime dello spavento.
A Novi di Modena è crollata la Torre dell'orologio, già gravemente danneggiata dalle scosse precedenti. Centinaia di persone si sono riversate in strada. Oltre al panico nelle tendopoli, molti di quelli che erano tornati nelle loro case sono nuovamente corsi fuori e ora si aggirano a piedi per le strade, sostenendo di non voler tornare al coperto. Molti abitanti della frazione si sono rifugiati in auto, anche per allontanarsi e raggiungere i paesi vicini e assicurarsi dello stato di salute dei parenti.
Si sono registrati crolli anche nela zona rossa di Finale Emilia, in seguito alla scossa di questa sera. Si tratta di campanili di chiese gia' pericolanti in seguito alle prime due scosse. Crolli anche nella zona rossa di San Possidonio. Al momento non si segnalano feriti. Lo si apprende da Fonti della Protezione civile.
Grande la paura tra gli sfollati che vivono nelle tendopoli e nei centri d'accoglienza allestiti per l'emergenza.
Poco dopo questa forte scosse, se ne sono registrate altre due. Alle 21.30 ancora un'altra scossa, questa volta di magnitudo 3.3, tra le province di Modena e Reggio Emilia. Quattro minuti più tardi la terra ha tremato ancora e con una magnitudo di 2.5.
Scuole
A Bologna non ci sono dietrofront rispetto a quanto stabilito dal Comune, ovvero domani le scuole sono aperte (clicca e leggi).
Scuole chiuse a Modena città per due giorni. Tutte le scuole, di ogni ordine e grado, a Sassuolo domani saranno "chiuse e inaccessibili". Lo annuncia il Comune della cittadina a seguito del sisma di magnitudo 5.1 che ha colpito alle ore 21,10 l'area nord della provincia "avvertito distintamente in citta'". Il sindaco di Sassuolo, Luca Caselli, ha dunque deciso la chiusura, per l'intera giornata di domani, delle scuole in citta'. "Si tratta - spiega un nota - di una misura assolutamente precauzionale ma indispensabile per dare la possibilita' ai tecnici comunali di fare le necessarie ulteriori analisi e controlli".