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Terremoto, altra forte scossa in Emilia Gente in strada, paura in tutto il Nord


Sentita a Bologna, Milano, Padova, Firenze e Venezia. Epicentro tra Concordia, Novi
di Modena e San Possidonio.
La magnitudo è di 5.1  In novanta minuti altre 19 scosse. Tra gli sfollati smarrimento.Qualche malore e nuovi danni. Scuole chiuse a Mantova e Modena

Una forte scossa di terremoto, della durata di diversi secondi, è stata avvertita nelle zone dell’Emilia già colpite dal sisma dei giorni scorsi. Le località prossime all’epicentro sono Novi di Modena (dove è crollato il campanile già danneggiato), San Possidonio e Concordia. Secondo i rilievi registrati dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia l’evento sismico è stato registrato alle ore 21.20 con magnitudo 5.1. Da quell'ora in circa 90 minuti si sono susseguite in rapida successione altre 19 scosse a distanza di 5-10 minuti una dall’altra. Sono state tutte di potenza compresa tra 3,3 - la prima 10 minuti dopo quella più forte - e 2. L’ipocentro di tutte le scosse è stato localizzato a bassissima profondita tra 1,4 km e al massimo 26,2 km.

Avvertita in tutto il Nord Italia, da Bologna a Bolzano. E anche a Firenze e Venezia
La prima forte scossa è stata avvertita in tutto il Nord Italia e in provincia di Firenze.  A Bologna e distintamente anche a Milano.  Momenti di paura nella città meneghina dove al momento non sono stati comunque segnalati danni a cose o persone. Come nel resto della Lombardia. Tante le telefonate ai Vigili del fuoco ma per chiedere informazioni.  A Padova, in Veneto,  la gente si è riversata per strada. Il sindaco del capoluogo veneto Flavio Zanzonato, intervistato da Skytg24, ha detto che «la scossa si è sentita bene ma al momento non si registrano danni». Il simsa è stato avvertito anche in Trentinto Alto Adige, soprattutto ai piani alti degli edifici sia a Trento che a Bolzano e ha creato qualche preoccupazione. Il nuovo evento sismico è stato avvertito con forza anche ai piani alti degli edifici a Venezia.   E nel Rodigino al confine con l’Emilia.

L'epicentro, ancora, in Emilia. Il sindaco: "La torre è crollata, noi no"
«Qui a Novi siamo tutti sfollati, anche io. Ma stiamo bene, non ci sono stati feriti, solo due anziani che hanno avuto piccoli malori e sono stati accolti nella tensostruttura che abbiamo attrezzato». Così Luisa Turci, sindaco di Novi di Modena, epicentro dell’ultima scossa avvertita in Emilia, contattata al telefono. «La torre dell’orologio è crollata, ma noi no, tutto bene», ha aggiunto la Turci.  Nonostante gli sfollati siano ancora tutti in strada, per la paura di tornare anche solo nelle tende, la Protezione civile per precauzione sta montando altri letti all’interno della palestra di
Novi di Modena, comune epicentro dell’ultima scossa in Emilia. «Qualcuno che era tornato in casa - spiega infatti un volontario - ora si rifiuta di tornarci. In più, da stanotte è previsto maltempo e quindi le tende dei privati non attrezzate potrebbero non reggere l’acqua». Gli sfollati intanto cercano di scacciare la paura, chi passeggiando chi stringendo a sè i propri bambini, scoppiati in lacrime dopo l’ultima scossa. Anche a Mirandola, una delle città più martoriate dal terremoto del 29 maggio, la gente si è riversata in strada, cellulare all’orecchio, e ha tentato di contattare parenti e amici per avere informazioni. Al momento non si registrano crolli nella zona rossa. Il centro storico della cittadina era già stato in precedenza totalmente chiuso ai pedoni. La Protezione civile dell’Emilia-Romagna e le forze dell’ordine sono al lavoro per verificare se la scossa di terremoto di questa sera abbia provocato nuovi danni nelle zone già colpite dal sisma di questi giorni. Dai primi accertamenti non risulterebbero nuovi crolli, ma il lavoro dei soccorritori è ancora in corso.

Lo smarrimento tra gli sfollati
Grande la paura tra gli sfollati che vivono nelle tendopoli e nei centri d’accoglienza allestiti per l’emergenza. Smarrimento anche negli alloggi di fortuna allestiti davanti ai giardini delle abitazioni private, dopo il sisma si sono registrate scene di smarrimento, con persone che si aggiravano per le strade sia per far passare la paura, sia per confrontarsi con gli altri, sia per valutare ad occhio se ci fossero state nuove conseguenze.  I soccorritori fanno sapere che nei punti medici allestiti nei vari centri alcune persone si sono presentate accusando lievi malori, che non hanno però avuto gravi conseguenze. I centri dove il sisma è stato avvertito con più chiarezza sono quelli di Finale Emilia, San Possidonio, e Novi di Modena dove ci sarebbero stati piccoli crolli di strutture già pericolanti in seguito ai terremoti dei giorni scorsi. «Abbiamo appena sentito i sindaci di Novi, Concordia, Cavezzo e San Possidonio - ha detto il capo della Protezione civile regionale, Demetrio Egidi - e ci hanno confermato che non sono segnalati danni alle persone».

Nuovi danni alle "zone rosse" e qualche malore 
Per ora, oltre al crollo del settecentesco campanile di Novi di Modena (già danneggiato dal sisma del 29 maggio) si registrano crolli anche nela zona rossa di Finale Emilia, in seguito alla scossa di questa sera. Si tratta di campanili di chiese già pericolanti in seguito alle prime due scosse.   Lo rende noto la Protezione civile sottolineando però che i crolli si sono verificati solo nelle cosiddette zone  già evacuate a causa delle precedenti scosse. La Protezione civile dell’Emilia Romagna ha confermato che non sono segnalati feriti. Ci sono stati solo alcuni malori che hanno colpito persone vittime dello spavento.  Che non ci siano stati feriti lo ha confermato all’Ansa anche il Comando provinciale dei carabinieri di Modena, dove si è registrato l’epicentro del sisma. Nei paesi del basso Mantovano, area già fortemente colpita dalle scosse nei giorni scorsi,   si segnala  un significativo aggravamento delle lesioni di molti edifici.

Scuole chiuse
A Mantova non si segnalano danni ma tutte le scuole resteranno chiuse. Anche il sindaco di Sassuolo Luca Casselli comunica via Twitter che domani le scuole della cittadina modenese resteranno chiuse «per accertamenti». Suole chiuse anche domani e dopodomani a Modena. Dopo la scossa di stasera l’amministrazione comunale ha prolungato la chiusura degli istituti, che avrebbero dovuto riaprire domani. Scuole chiuse domani anche a Maranello, Formigine e Sassuolo.
Nelle zone della Bassa modenese, epicentro del sisma, è peraltro già stata decisa la fine anticipata dell’anno scolastico.
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