La Russia ha dichiarato illegale l'uso dell'immagine del Presidente Vladimir Putin che lo ritrae truccato come una drag queen in segno di protesta contro l'omofobia. Labbra rosse, occhi bistrati e ciglia finte all'insù. La foto è entrata a far parte della lista russa delle 4.070 immagini bandite dal Cremlino.
La decisione arriva dopo il verdetto della corte russa della città di Tver, che l'11 maggio ha bannato più di una dozzina di foto caricate sul social network Vkontakte da un uomo di nome A. V. Tsvetkov. Secondo quanto riportato dalla sentenza, queste foto sono state diffuse tra il Giugno 2013 e l'ottobre del 2014. Proprio nel 2013 la Duma ha approvato la discussa legge contro la "propaganda lgbt" che offre al giudice la possibilità di punire con pesanti multe (fino a 15mila euro) artisti, attori ma anche comuni cittadini colti ad esprimere un'opinione in pubblico sulla situazione degli omosessuali. Ma soprattutto mettere al bando o vietare preventivamente materiali, eventi, manifestazioni, concerti, che possano essere ritenuti a rischio di "propaganda gay".
Stando a quanto affermato dalla corte il meme di Putin truccato "suggerisce l'immagine di un presidente Russo con un orientamento sessuale non standard".
La corte ha prosciolto l'autore del meme, Tsvetkov, da qualsiasi responsabilità penale a cui era stato condannato secondo l'articolo 282 (controverso articolo codice penale della Federazione Russa che proibisce «incitamento all'odio o inimicizia, così come l'abbassamento della dignità umana», comporta 5 anni di prigione.), e ha obbligato a sottoporsi a trattamenti e cure psichiatriche.