La Corte europea dei diritti dell'uomo ha stabilito che la Russia non prese misure adeguate per prevenire l'assedio nella scuola di Beslan nel 2004 che portò al massacro di oltre 330 persone, tra cui moltissimi bambini. E l'ha condannata a pagare 3 milioni di euro. Lo riportano i media esteri. La Corte ha inoltre accusato Mosca per le indagini condotte sul caso. Durante l'assedio, i separatisti ceceni presero in ostaggio più di 1.000 persone, la maggioranza bambini, e si concluse con l'intervento massiccio delle forze russe.
Il Cremlino ritiene "assolutamente inaccettabile" la sentenza con cui la Corte europea dei diritti dell'uomo ha condannato la Russia a pagare tre milioni di euro accusandola di non aver preso misure adeguate a prevenire l'assedio di un commando di terroristi nella scuola di Beslan, nel settembre del 2004, in cui hanno perso la vita 330 persone. "Per un paese che è stato attaccato diverse volte dai terroristi - ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov - e purtroppo la lista di tali paesi cresce regolarmente, tali formulazioni sono assolutamente inaccettabili".