19:12 - Una maestra 63enne e la direttrice 57enne della scuola pubblica materna San Romano, di Roma, sono state arrestate dalla polizia per maltrattamenti e percosse a bambini di quattro anni. Gli agenti del commissariato San Basilio hanno dato esecuzione agli arresti domiciliari a seguito di una serie di indagini coordinate dalla Procura di Roma. A segnalare per primi gli episodi sono stati alcuni colleghi delle arrestate e alcuni genitori dei bimbi.
Bimbi a terra per pulire la pipì - Sono diversi i comportamenti violenti e denigratori nei confronti dei bimbi dell'asilo a Roma. Tra questi, quella di un bimbo colpevole di essersi fatto la pipì nei pantaloni e per questo costretto dalla maestra ad inginocchiarsi e ad asciugarla con un fazzoletto di carta, dopo essere stato minacciato, davanti agli altri bambini, di fargliela pulire con la faccia.
Insultati alunni con disagi psichici - Le umiliazioni verbali della maestra e della coordinatrice, entrambe ai domiciliari, riguardavano anche bambini con disagi e difficoltà psicoinfantili che venivano apostrofati con epiteti come "scemo", "zozzo" o "bastardo".
Clima di terrore, i più grandi incitati alla violenza - Secondo l'ordinanza di arresto, sono stati tanti gli eventi in cui la maestra è ricorsa alla violenza per ottenere l'obbedienza degli alunni, che vivevano in un clima di terrore. Alcuni bimbi, solitamente i più grandi, erano incitati alla violenza e alla denigrazione nei confronti degli altri. "Vai da lui e schiaffeggialo": erano gli ordini che dava la maestra ad alcuni bambini per punire gli altri.
Incastrate dalle telecamere installate in aula - A incastrare la maestra e la direttrice sono state le telecamere posizionate in classe. Dopo aver ascoltato i testimoni, gli inquirenti avevano disposto un'attività d'indagine tecnica, con telecamere installate in aula, che hanno fornito riscontri oggettivi sugli indizi di colpevolezza.
I metodi della maestra difesi dalla direttrice - Dalle indagini è anche emerso che, nonostante la maestra fosse stata più volte criticata e ripresa anche dalle sue colleghe per i suoi "metodi educativi", continuava nei suoi comportamenti perché coperta dalla direttrice. Nel corso del tempo, il personale scolastico, docenti e non, che denunciava i comportamenti dell'insegnante alla direttrice in alcuni casi sarebbe stato emarginato dall'ambiente. La direttrice, infatti, avrebbe cercato di mettere tutto a tacere senza prendere alcun provvedimento e avrebbe fatto ricorso anche a forme di intimidazioni e ritorsioni nei confronti di chi accusava la maestra.
Insultato e picchiato anche un bimbo autistico - Il comportamento violento e umiliante nei confronti degli alunni tenuto dalla maestra durava da molti anni ed è stato adottato fino a pochi giorni prima dell'arresto. La donna, madre di due figli, ha insultato e picchiato anche un bimbo autistico. Si accaniva contro i bimbi che disobbedivano o facevano i capricci. A volte le botte arrivavano anche senza alcun motivo apparente.
"I miei metodi funzionano" - Così Franca Mattei, la maestra arrestata, rispondeva a chi le contestava l'uso della violenza ai danni degli alunni. E' quanto emerge nell'ordinanza di custodia cautelare di circa 30 pagine firmata dal gip di Roma, Elvira Tamburelli, lo stesso giudice del caso della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. La maestra, ad una bidella che le faceva notare quanto compiuto contro alcuni alunni, risponde che "è antieducativo, però per me funziona. Mattei afferma anche di "aver sgrullato" un bambino colpendolo al volto. Per il gip quelli della maestra sono "comportamenti minacciosi e violenti che non abbandona nel corso della lezione, mettendo i bambini così piccoli in stato di soggezione e paura costanti". "La natura della relazione aggressiva e ingiustificata, intollerabile, che la maestra ha instaurato e tiene con la sua classe, rende chiaro come la maestra intenda il proprio ruolo educativo", riflette il gip.
Ministero dispone un'ispezione - Il ministero dell'Istruzione ha disposto un'ispezione alla scuola. Il ministro Maria Chiara Carrozza, segue con attenzione gli sviluppi della vicenda.
Genitori vogliono ritirare i figli dalla scuola - Diversi genitori della scuola materna San Romano si sono radunati davanti all'istituto per chiedere spiegazioni. Alcuni si dicono intenzionati a ritirare i figli dall'istituto, che si trova nel quartiere popolare Tiburtino. "Vogliamo sapere la verità, siamo increduli, cadiamo dalle nuvole", spiegano alcuni genitori.
Insultati alunni con disagi psichici - Le umiliazioni verbali della maestra e della coordinatrice, entrambe ai domiciliari, riguardavano anche bambini con disagi e difficoltà psicoinfantili che venivano apostrofati con epiteti come "scemo", "zozzo" o "bastardo".
Clima di terrore, i più grandi incitati alla violenza - Secondo l'ordinanza di arresto, sono stati tanti gli eventi in cui la maestra è ricorsa alla violenza per ottenere l'obbedienza degli alunni, che vivevano in un clima di terrore. Alcuni bimbi, solitamente i più grandi, erano incitati alla violenza e alla denigrazione nei confronti degli altri. "Vai da lui e schiaffeggialo": erano gli ordini che dava la maestra ad alcuni bambini per punire gli altri.
Incastrate dalle telecamere installate in aula - A incastrare la maestra e la direttrice sono state le telecamere posizionate in classe. Dopo aver ascoltato i testimoni, gli inquirenti avevano disposto un'attività d'indagine tecnica, con telecamere installate in aula, che hanno fornito riscontri oggettivi sugli indizi di colpevolezza.
I metodi della maestra difesi dalla direttrice - Dalle indagini è anche emerso che, nonostante la maestra fosse stata più volte criticata e ripresa anche dalle sue colleghe per i suoi "metodi educativi", continuava nei suoi comportamenti perché coperta dalla direttrice. Nel corso del tempo, il personale scolastico, docenti e non, che denunciava i comportamenti dell'insegnante alla direttrice in alcuni casi sarebbe stato emarginato dall'ambiente. La direttrice, infatti, avrebbe cercato di mettere tutto a tacere senza prendere alcun provvedimento e avrebbe fatto ricorso anche a forme di intimidazioni e ritorsioni nei confronti di chi accusava la maestra.
Insultato e picchiato anche un bimbo autistico - Il comportamento violento e umiliante nei confronti degli alunni tenuto dalla maestra durava da molti anni ed è stato adottato fino a pochi giorni prima dell'arresto. La donna, madre di due figli, ha insultato e picchiato anche un bimbo autistico. Si accaniva contro i bimbi che disobbedivano o facevano i capricci. A volte le botte arrivavano anche senza alcun motivo apparente.
"I miei metodi funzionano" - Così Franca Mattei, la maestra arrestata, rispondeva a chi le contestava l'uso della violenza ai danni degli alunni. E' quanto emerge nell'ordinanza di custodia cautelare di circa 30 pagine firmata dal gip di Roma, Elvira Tamburelli, lo stesso giudice del caso della scuola Olga Rovere di Rignano Flaminio. La maestra, ad una bidella che le faceva notare quanto compiuto contro alcuni alunni, risponde che "è antieducativo, però per me funziona. Mattei afferma anche di "aver sgrullato" un bambino colpendolo al volto. Per il gip quelli della maestra sono "comportamenti minacciosi e violenti che non abbandona nel corso della lezione, mettendo i bambini così piccoli in stato di soggezione e paura costanti". "La natura della relazione aggressiva e ingiustificata, intollerabile, che la maestra ha instaurato e tiene con la sua classe, rende chiaro come la maestra intenda il proprio ruolo educativo", riflette il gip.
Ministero dispone un'ispezione - Il ministero dell'Istruzione ha disposto un'ispezione alla scuola. Il ministro Maria Chiara Carrozza, segue con attenzione gli sviluppi della vicenda.
Genitori vogliono ritirare i figli dalla scuola - Diversi genitori della scuola materna San Romano si sono radunati davanti all'istituto per chiedere spiegazioni. Alcuni si dicono intenzionati a ritirare i figli dall'istituto, che si trova nel quartiere popolare Tiburtino. "Vogliamo sapere la verità, siamo increduli, cadiamo dalle nuvole", spiegano alcuni genitori.