09:13 - Il sindaco di Battipaglia, nel Salernitano, Giovanni Santomauro, è stato posto agli arresti domiciliari per appalti banditi dal Comune e ottenuti da ditte legate al clan camorristico dei Casalesi. Nell'operazione la Dia (Direzione investigativa antimafia) gli ha notificato un'ordinanza per turbativa d'asta, concussione aggravata e abuso d'ufficio.
Il provvedimento di arresto è stato emesso dal gip del Tribunale di Salerno, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia, al termine di indagini condotte dalla Dia salernitana. Al centro c'erano appunto gliappalti che ditte legate al clan dei Casalesi hanno ottenuto, secondo l'accusa, in maniera illecita dal Comune di Battipaglia.
Insieme al sindaco, tra le persone finite in carcere c'è anche Nicola Madonna, imprenditore ritenuto dagli investigatori vicino al clan dei Casalesi. Secondo i risultati delle indagini, lo stesso Madonna avrebbe ottenuto, attraverso una ditta intestata a un prestanome, appalti pubblici per oltre cinque milioni di euro dal sindaco di Battipaglia. L'accusa afferma che Madonna avrebbe fatto ricorso a un prestanome perché il fratello Michelangelo è colpito da un'interdittiva antimafia della Prefettura di Caserta.
All'operazione, denominata Alma, oltre alla Dia di Salerno, Napoli, Firenze e Bologna, hanno partecipato i carabinieri dei comandi provinciali di Salerno, Caserta, Avellino e l'Aquila.
Insieme al sindaco, tra le persone finite in carcere c'è anche Nicola Madonna, imprenditore ritenuto dagli investigatori vicino al clan dei Casalesi. Secondo i risultati delle indagini, lo stesso Madonna avrebbe ottenuto, attraverso una ditta intestata a un prestanome, appalti pubblici per oltre cinque milioni di euro dal sindaco di Battipaglia. L'accusa afferma che Madonna avrebbe fatto ricorso a un prestanome perché il fratello Michelangelo è colpito da un'interdittiva antimafia della Prefettura di Caserta.
All'operazione, denominata Alma, oltre alla Dia di Salerno, Napoli, Firenze e Bologna, hanno partecipato i carabinieri dei comandi provinciali di Salerno, Caserta, Avellino e l'Aquila.