Niente proroghe per l’Emilia terremotata. L’Agenzia delle Entrate ha risposto picche al Presidente Vasco Errani, che avevo chiesto di prolungare le agevolazioni fiscali per la regione colpita dal sisma a maggio. Errani sperava che si potessero rinviare i pagamenti delle tasse fino a tutto il 2013, evitando così che chi ha una casa inagibile o parzialmente distrutta fosse costretto a pagare l’Imu.
Ma la risposta è stata una secca nota da Roma: «La scadenza del termine di sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari rimane fissata al 30 settembre 2012 fermo restando la possibilità di regolarizzare entro il 30 novembre 2012, senza applicazione di sanzioni e interessi, gli adempimenti concernenti le ritenute e relativi al periodo dal 20 maggio all'8 giugno 2012».
Tradotto in soldoni: a partire dal primo ottobre, gli emiliani torneranno a pagare la tassa sulla casa. E, mentre cresce la mobilitazione popolare sui social network, Errani promette battaglia: «Torneremo a lavorare sulla richiesta». Questa volta la sua proposta mette d’accordo destra e sinistra: Rifondazione comunista e Pdl hanno invitato il governo ad ascoltare le parole del Presidente. Per ora, solo il ministro degli Interni Anna Maria Cancellieri ha raccolto le proteste: «Le trattative non sono ancora chiuse».