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Siria, uccisa giornalista giapponese


Aleppo, nelle mani dell'esercito fedele al regime di Assad, ci sarebbero anche due reporter che lavorano per un'emittente statunitense

FOTO DAL WEB
11:26 - E' stata uccisa ieri da uno sparo di arma da fuoco ad Aleppo la giornalista giapponese Mika Yamamoto. Lo precisa il ministero degli Esteri di Tokyo, tramite il portavoce Masaru Sato, dopo aver dato la notizia della morte. La reporter 45enne è stata colpita mentre viaggiava con un collega al seguito dell'Esercito libero siriano, impegnato nelle rivolte per destituire il presidente Bashar Al Assad.
Kazutaka Sato, collega di viaggio e di testata di Yamamoto, testimone oculare della tragedia, ha raccontato di essere stati attaccati da soldati governativi: "Abbiamo visto un gruppo di persone in tuta mimetica correre verso di noi e sembravano soldati governativi. Hanno sparato a caso a soli 20-30 metri di distanza o anche da più vicino" ha detto Sato.

Yamamoto e Sato erano colleghi della Japan Press, agenzia di stampa multimediale specializzata in documentari e reportage per Tv e magazine, con profonda conoscenza di Medio Oriente e Asia sud-occidentale. Le corrispondenze dall'Iraq, dove nel 2003 scampò a Baghdad all'attacco di un tank americano all'Hotel Palestine, valsero a Yamamoto il Vaughn-Ueda, riconoscimento promosso dagli editori giapponesi sul modello del Pulitzer Usa.

Altri due giornalisti nelle mani di AssadDue giornalisti stranieri sono stati catturati dalle forze governative ad Aleppo, tra cui un giornalista dell'emittente statunitense in lingua araba Al Hurra. Lo ha riferito un combattente ribelle, capitano Ahmed Ghazali, in un video pubblicato in rete.

Una nota della tv Al Hurra fa sapere che la notizia del sequestro si riferisce al corrispondente Bashar Fahmi e al cameraman Cuneyt Unal. La testata precisa di non riuscire a contattarli da quando sono entrati in Siria ieri mattina. "Stiamo tentando di raccogliere maggiori informazioni sulla loro situazione. La sicurezza dei nostri giornalisti è la nostra principale preoccupazione".
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