Il sisma, di magnitudo 7.3 della scala Richter, ha investito il nord del Paese fino all’estremo est della Russia. Tra le prefetture coinvolte anche Fukushima. Non si registrano danni rilevanti grazie alla profondità dell’ipocentro (590 chilometri)
Ha raggiunto un'intensità di 7,3 gradi sulla scala Richter una violenta scossa sismica che ha investito il Giappone settentrionale e si è propagata fino all'Estremo Oriente russo, colpendo l'isola di Sakhalin: lo ha reso noto l'Agenzia Metereologica di Tokyo, secondo cui non si sono comunque registrati feriti ne' danni materiali di entità apprezzabile. Nessun allarme 'tsunami' è stato inoltre diramato, grazie alla profondità del movimento tellurico nella crosta terrestre.
L'ipocentro è stato infatti localizzato nel Mare di Okhotsk, ben 590 chilometri al di sotto del fondale oceanico, mentre l'epicentro è stato individuato tra la stessa Sakhalin e l'isola settentrionale giapponese di Hokkaido, circa 160 chilometri a nord-est della località siberiana di Poronaysk. Tra le prefetture nipponiche coinvolte c'è stata anche quella di Fukushima, che fu devastata dal terremoto dell'11 marzo 2011, ma senza conseguenze degne di nota, in particolare per la disastrata centrale nucleare di Daiichi 1.