Il progetto di Passera: niente Iva sulle infrastrutture e agevolazioni alle imprese. Il ministro del Welfare: "Troppo fisco sulle buste paga. Oggi c'è più fiducia rispetto a sei mesi fa"
10:58 - Sarà il pacchetto sviluppo numero due firmato Corrado Passera che arriverà domani sul tavolo del primo Consiglio dei ministri dopo le ferie estive. Sei i piani da realizzare entro l'anno: razionalizzazione degli aeroporti, riqualificazione delle città, più efficienza energetica e sviluppo delle rinnovabili, niente Iva sulle infrastrutture, meno burocrazia per le imprese, rilancio del digitale.
Fornero: "Soldi spesi bene in arrivo per i giovani"
Al "piano sviluppo" si affianca anche un progetto dedicato ai giovani. Per i quali il governo, come annuncia a "Radio anch'io" il ministro Fornero, si appresta a varare non "misure eclatanti", ma piuttosto "mirate, territoriali, minute. Misure microeconomiche e non una quantità eccessiva di risorse, ma che dovranno essere spese bene". A proposito di questi interventi, aggiunge ancora la Fornero, "i giovani dovranno poter dire: questo è stato realizzato, ho avuto questa opportunità".
"Troppo fisco sulle buste paga"
La tassazione sul lavoro "è troppo alta", aggiunge il ministro, che si impegna a intervenire in tal senso. "Questa dovrebbe essere la prima aspirazione di un ministro del Lavoro - ha detto - e me ne assumo la responsabilità, insieme all'equilibrio dei conti".
"Oggi c'è più fiducia rispetto a sei mesi fa"
"Certo dobbiamo lavorare ancora per ridurre il debito - ha aggiunto - ma oggi c'è un po' più di fiducia rispetto a sei-otto mesi fa. Dobbiamo proseguire su questa strada". A causa dell'insostenibilità del debito pubblico "è stato necessario ricorrere a misure severe che hanno ridato fiducia".
"Riforma del lavoro, mi auguro risultati positivi"
"Tutti noi ministri - ha aggiunto ancora il ministro - lavoriamo con l'impegno come se fosse il primo giorno, spero in sei mesi di lavoro puntellati da risultati. Per ciò che mi riguarda occorre dare vita alla riforma del mercato del lavoro che potrebbe restare ferma o applicata male. Mi auguro che si riescano a dare risultati positivi nei mesi 6 che ci restano".
Sviluppo: "Così cresceremo di 5-6 punti"
Obiettivo principale del piano crescita, che domani sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, è quello di aumentare il Pil di 5-6 punti entro il 2020. Tutte le proposte comprese nel piano vengono scandagliate da "Repubblica". A cominciare dai provvedimenti che saranno presi per sostenere trasporti e infrastrutture.
Infrastrutture
Al riguardo è intervenuto ieri, al Meeting di Rimini, il viceministro allo Sviluppo Mario Ciaccia con un vero e proprio annuncio-bomba che ha ricevuto subito il plauso di Confindustria, costruttori, Autostrade per l'Italia e Cassa depositi e prestiti: esenzione dall'Iva per le nuove opere. In pratica, chi investirà in "strade, autostrade, porti, interporti, alta velocità, energia, termovalorizzatori" non dovrà pagare l'Iva in fase di costruzione e in una prima fase di gestione. Tutte opere, precisa Ciaccia, che senza questa misura non partirebbero proprio. Quindi, una misura che non sottrae neanche un euro all'Erario.
Aeroporti
Il dossier aeroporti prevede poi una razionalizzazione del sistema attuale, con la riduzione degli scali da 60 a 40 (ma l'obiettivo è di scendere addirittura a 33), privilegiando le strutture intercontinentali e quelle strategiche. Gli aeroporti anti-economici, quindi con scarso traffico, saranno chiusi o affidati agli enti locali. O vi investiranno Regioni e Comuni, oppure spariranno. Il piano prevede anche di realizzare due nuovi scali: Viterbo e Grazzanise. Al primo andranno i voli low cost di Ciampino, che in prospettiva assumerà un ruolo di "city airport". Sul secondo convoglieranno i voli di Napoli, con conseguente alleggerimento di Capodichino. Per Parma, Forlì e Rimini si discute per ridurli a scali destinati a charter e cargo.
Imprese
Il piano aziende renderà la vita più facile al mondo produttivo. Si parla di un secondo round di semplificazioni e di un fondo per rilanciare le start-up. Innanzitutto si taglieranno tempi e costi della burocrazia. Poi, si costituirà un fondo che coordinerà i soldi di investitori privati pronti a puntare su progetti nuovi. Piano semplificazione anche per gli stranieri che vogliono investire in Italia: a questo scopo sarà aperto uno sportello unico.
Energia
Efficienza energetica, costituzione sul territorio di un vero e proprio hub europeo del gas che proviene dall'Africa del Nord e dall'Asia centrale, sviluppo delle rinnovabili e rilancio degli idrocarburi per coprire il 20% dei consumi interni. Questo il succo del piano energia messo a punto dal minstero dello Sviluppo. L'obiettivo è di aumentare il Pil di mezzo punto, riducendo di 6 miliardi la bolletta energetica e creando 25mila nuovi posti di lavoro. Il governo vuole poi sostenere i progetti di metanodotti dall'Algeria e il "corridoio sud" nell'Adriatico, più i piani per quattro rigassificatori. Più facili i permessi per le perforazioni petrolifere.
Città
Due miliardi di euro serviranno a riqualificare le aree urbane degradate. I Comuni interessati dovranno presentare le domande in proposito entro il 5 ottobre. Le proposte già messe a punto dalle 16 grandi città valgono un miliardo e 250 milioni: il piano per Pietralata a Roma, quello per Bovisa Gasometri e Porto di Mare a Milano, per l'area del porto a Napoli, per la Leopolda a Firenze, e ancora un piano di edilizia sociale a Bologna, per scuole e zone industriali a Genova. Le altre città hanno presentato domande per asili nido, parcheggi, scuole, riqualificazioni di aree di pregio.
Digitale
Infine, l'agenda digitale. Per far partire il progetto servono tra i 300 e i 400 milioni di euro, che il ministero punta a recuperare tra fondi regionali e comunitari riprogrammati. L'obiettivo è portare il Paese a velocità digitali adeguate all'agenda europea: 2 mega al secondo entro il 2013, 30 entro il 2020. Previsto poi il rilancio di moneta e commercio elettronico, con sconti fiscali per chi compra su Internet e con la digitalizzazione di scuole, tribunali, ospedali, pubblica amministrazione. Compresi poi nel progetto il fascicolo sanitario elettronico e l'anagrafe centralizzata. Serviranno però forti investimenti privati: Passera fa una prima stima di 3 miliardi di euro.
Al "piano sviluppo" si affianca anche un progetto dedicato ai giovani. Per i quali il governo, come annuncia a "Radio anch'io" il ministro Fornero, si appresta a varare non "misure eclatanti", ma piuttosto "mirate, territoriali, minute. Misure microeconomiche e non una quantità eccessiva di risorse, ma che dovranno essere spese bene". A proposito di questi interventi, aggiunge ancora la Fornero, "i giovani dovranno poter dire: questo è stato realizzato, ho avuto questa opportunità".
"Troppo fisco sulle buste paga"
La tassazione sul lavoro "è troppo alta", aggiunge il ministro, che si impegna a intervenire in tal senso. "Questa dovrebbe essere la prima aspirazione di un ministro del Lavoro - ha detto - e me ne assumo la responsabilità, insieme all'equilibrio dei conti".
"Oggi c'è più fiducia rispetto a sei mesi fa"
"Certo dobbiamo lavorare ancora per ridurre il debito - ha aggiunto - ma oggi c'è un po' più di fiducia rispetto a sei-otto mesi fa. Dobbiamo proseguire su questa strada". A causa dell'insostenibilità del debito pubblico "è stato necessario ricorrere a misure severe che hanno ridato fiducia".
"Riforma del lavoro, mi auguro risultati positivi"
"Tutti noi ministri - ha aggiunto ancora il ministro - lavoriamo con l'impegno come se fosse il primo giorno, spero in sei mesi di lavoro puntellati da risultati. Per ciò che mi riguarda occorre dare vita alla riforma del mercato del lavoro che potrebbe restare ferma o applicata male. Mi auguro che si riescano a dare risultati positivi nei mesi 6 che ci restano".
Sviluppo: "Così cresceremo di 5-6 punti"
Obiettivo principale del piano crescita, che domani sarà sul tavolo del Consiglio dei ministri a Palazzo Chigi, è quello di aumentare il Pil di 5-6 punti entro il 2020. Tutte le proposte comprese nel piano vengono scandagliate da "Repubblica". A cominciare dai provvedimenti che saranno presi per sostenere trasporti e infrastrutture.
Infrastrutture
Al riguardo è intervenuto ieri, al Meeting di Rimini, il viceministro allo Sviluppo Mario Ciaccia con un vero e proprio annuncio-bomba che ha ricevuto subito il plauso di Confindustria, costruttori, Autostrade per l'Italia e Cassa depositi e prestiti: esenzione dall'Iva per le nuove opere. In pratica, chi investirà in "strade, autostrade, porti, interporti, alta velocità, energia, termovalorizzatori" non dovrà pagare l'Iva in fase di costruzione e in una prima fase di gestione. Tutte opere, precisa Ciaccia, che senza questa misura non partirebbero proprio. Quindi, una misura che non sottrae neanche un euro all'Erario.
Aeroporti
Il dossier aeroporti prevede poi una razionalizzazione del sistema attuale, con la riduzione degli scali da 60 a 40 (ma l'obiettivo è di scendere addirittura a 33), privilegiando le strutture intercontinentali e quelle strategiche. Gli aeroporti anti-economici, quindi con scarso traffico, saranno chiusi o affidati agli enti locali. O vi investiranno Regioni e Comuni, oppure spariranno. Il piano prevede anche di realizzare due nuovi scali: Viterbo e Grazzanise. Al primo andranno i voli low cost di Ciampino, che in prospettiva assumerà un ruolo di "city airport". Sul secondo convoglieranno i voli di Napoli, con conseguente alleggerimento di Capodichino. Per Parma, Forlì e Rimini si discute per ridurli a scali destinati a charter e cargo.
Imprese
Il piano aziende renderà la vita più facile al mondo produttivo. Si parla di un secondo round di semplificazioni e di un fondo per rilanciare le start-up. Innanzitutto si taglieranno tempi e costi della burocrazia. Poi, si costituirà un fondo che coordinerà i soldi di investitori privati pronti a puntare su progetti nuovi. Piano semplificazione anche per gli stranieri che vogliono investire in Italia: a questo scopo sarà aperto uno sportello unico.
Energia
Efficienza energetica, costituzione sul territorio di un vero e proprio hub europeo del gas che proviene dall'Africa del Nord e dall'Asia centrale, sviluppo delle rinnovabili e rilancio degli idrocarburi per coprire il 20% dei consumi interni. Questo il succo del piano energia messo a punto dal minstero dello Sviluppo. L'obiettivo è di aumentare il Pil di mezzo punto, riducendo di 6 miliardi la bolletta energetica e creando 25mila nuovi posti di lavoro. Il governo vuole poi sostenere i progetti di metanodotti dall'Algeria e il "corridoio sud" nell'Adriatico, più i piani per quattro rigassificatori. Più facili i permessi per le perforazioni petrolifere.
Città
Due miliardi di euro serviranno a riqualificare le aree urbane degradate. I Comuni interessati dovranno presentare le domande in proposito entro il 5 ottobre. Le proposte già messe a punto dalle 16 grandi città valgono un miliardo e 250 milioni: il piano per Pietralata a Roma, quello per Bovisa Gasometri e Porto di Mare a Milano, per l'area del porto a Napoli, per la Leopolda a Firenze, e ancora un piano di edilizia sociale a Bologna, per scuole e zone industriali a Genova. Le altre città hanno presentato domande per asili nido, parcheggi, scuole, riqualificazioni di aree di pregio.
Digitale
Infine, l'agenda digitale. Per far partire il progetto servono tra i 300 e i 400 milioni di euro, che il ministero punta a recuperare tra fondi regionali e comunitari riprogrammati. L'obiettivo è portare il Paese a velocità digitali adeguate all'agenda europea: 2 mega al secondo entro il 2013, 30 entro il 2020. Previsto poi il rilancio di moneta e commercio elettronico, con sconti fiscali per chi compra su Internet e con la digitalizzazione di scuole, tribunali, ospedali, pubblica amministrazione. Compresi poi nel progetto il fascicolo sanitario elettronico e l'anagrafe centralizzata. Serviranno però forti investimenti privati: Passera fa una prima stima di 3 miliardi di euro.