Il ministro dei Beni Culturali: "Una figuraccia internazionale". Il premier si fida del prefetto ma chiede assicurazioni sulla falda acquifera
07:29 - C'è fibrillazione nel governo e a causarla è la nuova discarica a Corcolle che il prefetto-commissario di Roma, Giuseppe Pecoraro, vuole costruire a poche centinaia di metri dagli scavi di Villa Adriana. Il premier Mario Monti ha confermato la sua fiducia a Pecoraro suscitando le ire del ministro dei Beni Culturali Lorenzo Ornaghi e l'intervento del ministro dell'interno Annamaria Cancellieri che chiede un "approfondimento".
La cultura si mobilita
Un coro di proteste è arrivato anche dal mondo della cultura e dell'ambientalismo, fuori e dentro la politica. Il sindaco Gianni Alemanno e la Provincia di Roma hanno ribadito il loro no a Corcolle. Unica a confortare la scelta di Pecoraro il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Monti aveva rinnovato la fiducia al prefetto raccomandando però un'attenzione sul versante inquinamento, visto che la discarica insisterà su falde acquifere ma senza entrare nel merito della questione discarica.
Mal di pancia nel governo
Ma i malumori nel governo erano già esplosi. "Ero e rimango contrarissimo" ha tuonato il ministro Ornaghi, che ha dovuto incassare anche l'addio, per protesta, dell'ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali Andrea Carandini: "Esistono limiti di tolleranza. Questa è la goccia del mio vaso" le parole dell'esperto. Il prefetto invece resta convinto della sua scelta: sulla base di uno studio dell'Università di Tor Vergata, l'area di Corcolle è la migliore possibile per il sito provvisorio che dovrà sostituire la maxidiscarica di Malagrotta.
Prefetto: vincoli ambientali ristretti
Pecoraro sarebbe fortemente motivato a fissare, per la ditta che allestirà e gestirà la discarica dopo la gara di assegnazione, solidi vincoli che impongano progetti di riqualificazione per il "post mortem" del sito quando esaurirà la sua funzione.
Sotto la discarica c'è l'acqua di Roma
Ma è il "pre mortem" ad accendere la rabbia di comitati e ambientalisti: la fascia di rispetto di Villa Adriana è a soli 700 metri, spiega Legambiente, ma soprattutto "sotto il sito c'è il condotto dell'Acqua marcia che porta l'acqua a Roma" e "la falda sotterranea" che alimenta i pozzi di Acea, cioè i rubinetti della Capitale.
Il ministro si ribella
Ornaghi non cede: "Non possiamo permetterci un'ondata di legittime critiche internazionali. Per il bene del Paese, Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati". Parole durissime, come quelle dell'Idv, del Sel. Inoltre 77 europarlamentari di diversi Paesi, su iniziativa di Guido Milana (Pd), hanno inviato una lettera di protesta al premier
Un coro di proteste è arrivato anche dal mondo della cultura e dell'ambientalismo, fuori e dentro la politica. Il sindaco Gianni Alemanno e la Provincia di Roma hanno ribadito il loro no a Corcolle. Unica a confortare la scelta di Pecoraro il presidente della Regione Lazio Renata Polverini. Monti aveva rinnovato la fiducia al prefetto raccomandando però un'attenzione sul versante inquinamento, visto che la discarica insisterà su falde acquifere ma senza entrare nel merito della questione discarica.
Mal di pancia nel governo
Ma i malumori nel governo erano già esplosi. "Ero e rimango contrarissimo" ha tuonato il ministro Ornaghi, che ha dovuto incassare anche l'addio, per protesta, dell'ex presidente del Consiglio superiore dei beni culturali Andrea Carandini: "Esistono limiti di tolleranza. Questa è la goccia del mio vaso" le parole dell'esperto. Il prefetto invece resta convinto della sua scelta: sulla base di uno studio dell'Università di Tor Vergata, l'area di Corcolle è la migliore possibile per il sito provvisorio che dovrà sostituire la maxidiscarica di Malagrotta.
Prefetto: vincoli ambientali ristretti
Pecoraro sarebbe fortemente motivato a fissare, per la ditta che allestirà e gestirà la discarica dopo la gara di assegnazione, solidi vincoli che impongano progetti di riqualificazione per il "post mortem" del sito quando esaurirà la sua funzione.
Sotto la discarica c'è l'acqua di Roma
Ma è il "pre mortem" ad accendere la rabbia di comitati e ambientalisti: la fascia di rispetto di Villa Adriana è a soli 700 metri, spiega Legambiente, ma soprattutto "sotto il sito c'è il condotto dell'Acqua marcia che porta l'acqua a Roma" e "la falda sotterranea" che alimenta i pozzi di Acea, cioè i rubinetti della Capitale.
Il ministro si ribella
Ornaghi non cede: "Non possiamo permetterci un'ondata di legittime critiche internazionali. Per il bene del Paese, Villa Adriana e il suo ambiente storico-naturalistico non possono essere sfregiati". Parole durissime, come quelle dell'Idv, del Sel. Inoltre 77 europarlamentari di diversi Paesi, su iniziativa di Guido Milana (Pd), hanno inviato una lettera di protesta al premier