Due bombole del gas posizionate su un muretto: altre sette studentesse ferite
Una bomba è esplosa di fronte all'Istituto superiore per il turismo di Brindisi provocando la morte di una ragazza e ferendo altre sette studentesse che stavano entrando a scuola. L'esplosione sarebbe stata provocata da due o forse tre bombole di gas collegate con un innesco e posizionate su un muretto dell'Istituto. Tra le altre ragazze ferite una versa in gravissime condizioni.
10:40La vittima è una 16enne
La ragazza deceduta, che aveva 16 anni, si chiamava Melissa Bassi ed era originaria di Mesagne. Inizialmente si era parlato di due ordigni nascosti in un cassonetto della raccolta differenziata per la carta posto nelle immediate vicinanze dell'ingresso dell'Istituto femminile Morvillo Falcone. In realtà le bombole sarebbero state poste su un muretto della scuola. Le esplosioni sono avvenute poco prima delle otto scatenando il panico tra i ragazzi che stavano entrando. La scuola è stata evacuata a circondata dalle forze dell'ordine.
10:35L'apprensione di Napolitano
Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, informato dei fatti di Brindisi, "sta seguendo gli sviluppi delle indagini con apprensione e partecipe vicinanza ai familiari della vittima, ai feriti e all'intera collettività brindisina". Lo comunica il Quirinale in una nota. Il ministro dell'Interno Annamaria sta seguendo la vicenda in contatto con il prefetto e lunedì sarà a Brindisi per un vertice con polizia e magistrati.
10:20Operata una ragazza, è gravissima
E' in sala operatoria una ragazza di 16 anni, che come la sua amica e coetanea morta, era tra le persone più vicine all'ordigno esploso. Le sue condizioni sono gravissime, con traumi toraco-addominali e ustioni su gran parte del corpo. Degli altri cinque feriti, due soli hanno ferite di lieve entità e se la caveranno - pare - con poco. Gli altri tre - a quanto si apprende - avrebbero riportato ustioni del 40%, e uno di loro avrebbe subito fratture e gravissimi danni agli arti inferiori.
10:12Si pensa alla pista mafiosa
I dati in possesso degli investigatori, secondo quanto riferito da fonti qualificate, farebbero al momento propendere per la pista mafiosa su altre ipotesi al vaglio degli inquirenti. A Mesagne, la notte tra il 4 e 5 maggio era stata danneggiata da una bomba la macchina del presidente dell'associazione antiracket della cittadina in provincia di Brindisi. Il 9 era stata effettuata un'operazione della Polizia, sempre a Mesagne, che ha smantellato un'organizzazione mafiosa legata alla Sacra Corona Unita. L'operazione, denominata 'Die Hard', portò all'arresto di 16 persone per associazione mafiosa, estorsione e droga.