Si infittisce il giallo della famiglia sterminata nel Barese. Un colpo alla testa per ciascuna delle sue vittime: così Michele Piccolo, il farmacista di Sannicandro (Bari), avrebbe ucciso sua moglie Maria e sua figlia Letizia, affetta da sindrome di Down, prima di ferire gravemente anche il figlio maggiore Claudio, che è ora ricoverato in coma irreversibile al Policlinico di Bari. L'uomo, che si sarebbe poi suicidato lasciandosi annegare nella piscina della villa di famiglia, ha usato una pistola calibro 3.80 che non è stata ancora ritrovata.
Secondo una prima ricostruzione dei fatti l'uomo ha ucciso attorno alle 15.30 la moglie e la figlia che stavano riposando nelle loro camere da letto. Ha poi atteso alcune ore il rientro a casa del figlio Claudio che sarebbe arrivato attorno alle 21.00, dopo aver chiuso il centro estetico che i coniugi gestivano e che è attiguo alla farmacia di famiglia ad Acquaviva Delle Fonti. L'ipotesi più accredita è che dopo aver sparato al figlio nel soggiorno-cucina di casa, Piccolo abbia assunto dei sedativi e si sia lasciato annegare in piscina.
Secondo Donato Chimienti, fratello di Maria, la donna uccisa, sarebbero scomparsi mille euro che suo nipote Claudio aveva preso dalla cassa della farmacia ieri sera prima di rientrare in casa dove è stato anche lui raggiunto da un colpo di pistola alla testa come sua madre e sua sorella poche ore prima. Il fratello di Maria Chimienti ha raccontato che quando insieme ad altri parenti è corso alla villa dove era avvenuta la strage, ha trovato la corrente elettrica staccata. Tanto che, ha detto, "abbiamo usato le luci dei telefonini per poterci muovere e riattivare il quadro elettrico". Donato Chimienti ha anche raccontato che suo nipote Claudio quando è rientrato a casa ieri sera attorno alle 9 ha usato il telecomando per aprire il cancello della villa e parcheggiare la sua auto all'interno. "Questo vuol dire - ha detto - che a quell'ora c'era ancora la corrente".
Protagonista della tragedia è la famiglia del vicesindaco di Sannicandro, piccolo comune di circa 10.000 abitanti a una ventina di chilometri da Bari: la donna 55 anni, era stata eletta il 26 giugno 2012 con una lista civica e poi nominata vicesindaco e assessore. Secondo la ricostruzione fatta dai carabinieri sulla base delle prime indagini, il capofamiglia - il farmacista 55 anni - avrebbe ucciso con un'arma che egli deteneva legalmente la moglie, trovata morta in camera da letto, e la figlia, 19 anni.
Un folto gruppo di amici e cugini della vittima conferma che è "una famiglia tranquilla e benvoluta". A quanto si è saputo, il figlio, in coma, era iscritto alla facoltà di Farmacia della Università di Bari e quindi avrebbe voluto lavorare nella farmacia di famiglia, di cui erano proprietari la madre e il nonno.
La famiglia avrebbe festeggiato stasera i 20 anni della ragazza in una grande festa organizzata nella villa. La ragazza avrebbe compiuto gli anni lunedì prossimo, 6 maggio, ma la festa, con circa 70 invitati, era stata organizzata per oggi.