20:43 - Cresce l'esasperazione dei minatori della Carbosulcis, giunti al quarto giorno di occupazione dei pozzi di Nuraxi Figus. Uno degli operai ha tentato il suicidio. "Siamo disperati", hanno detto i colleghi e uno dei leader della protesta, Stefano Meletti, si è tagliato un polso gridando: "E' questo che dobbiamo fare, ci dobbiamo tagliare?". Napolitano: "Vicino alla lotta dei minatori, si troverà una soluzione".
"Le notizie che arrivano da Roma non sono confortanti", avevano fatto sapere i rappresentanti della Rsu, "perché il governo non sembra voler prendere in considerazione il progetto per il rilancio della miniera. A questo punto siamo pronti anche nuove azioni di lotta, più eclatanti, anche fuori da Nuraxi Figus". Alcuni minatori avevano anche tentato di mettere mano alla riserva di esplosivo ma sono stati fermati dai rappresentanti sindacali.
Un medico e un infermiere erano scesi nelle gallerie occupate per verificare le condizioni fisiche dei minatori che da domenica notte presidiano Nuraxi Figus. Alcuni, che accusavano problemi per la pressione bassa, sono stati accompagnati all'esterno ma altri hanno insistito per proseguire l'occupazione.
Intanto è stato portato all'ospedale Sirai di Carbonia Stefano Meletti, l'operaio di 49 anni e delegato della Rsu Carbosulcis che si è procurato con un gesto di autolesionismo un taglio all'avambraccio destro durante la conferenza stampa convocata a 373 metri sotto il livello del mare. "Si tratta di un taglio esteso e profondo - fanno sapere i medici - che è stato curato con dieci punti di sutura". Meletti sta bene, è in buone condizioni generali ma preoccupano le sue condizioni psicologiche: per questo è stato trattenuto in ospedale.
L'uomo, che con una mossa fulminea era riuscito a prendere dalla tasca un coltello e a ferirsi, è stato bloccato dai colleghi che dopo aver fatto sgomberare l'area l'hanno fatto trasferire d'urgenza in infermeria e poi all'ospedale Sirai. Nel corso della conferenza stampa, convocata davanti alla casermetta dove sono custoditi 690 chili di esplosivo e 1.221 detonatori, i minatori si sono detti "disperati ed esasperati". Dalla superficie il segretario provinciale della Uil Mario Crò ha lanciato un appello alla calma. "Quanto successo stamattina è preoccupante, ha detto ai cronisti, invito tutti alla calma, è necessario tornare alla ragione".
Napolitano: "Vicino ai minatori, si troverà una soluzione"
"Vorrei che i minatori del Sulcis, impegnati in una prova durissima, sapessero come mi senta profondamente partecipe della loro condizione e delle loro ansie". Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. "Capisco fino in fondo la volontà di lotta che manifestano per una causa di vitale importanza per ciascuno di essi e per le famiglie". "Sono sicuro che non mancherà da parte di nessuno, e tanto meno da parte delle forze del lavoro, la realistica e coraggiosa consapevolezza dell'esigenza di trovare per problemi così acutamente aperti soluzioni sostenibili", ha aggiunto.
Un medico e un infermiere erano scesi nelle gallerie occupate per verificare le condizioni fisiche dei minatori che da domenica notte presidiano Nuraxi Figus. Alcuni, che accusavano problemi per la pressione bassa, sono stati accompagnati all'esterno ma altri hanno insistito per proseguire l'occupazione.
Intanto è stato portato all'ospedale Sirai di Carbonia Stefano Meletti, l'operaio di 49 anni e delegato della Rsu Carbosulcis che si è procurato con un gesto di autolesionismo un taglio all'avambraccio destro durante la conferenza stampa convocata a 373 metri sotto il livello del mare. "Si tratta di un taglio esteso e profondo - fanno sapere i medici - che è stato curato con dieci punti di sutura". Meletti sta bene, è in buone condizioni generali ma preoccupano le sue condizioni psicologiche: per questo è stato trattenuto in ospedale.
L'uomo, che con una mossa fulminea era riuscito a prendere dalla tasca un coltello e a ferirsi, è stato bloccato dai colleghi che dopo aver fatto sgomberare l'area l'hanno fatto trasferire d'urgenza in infermeria e poi all'ospedale Sirai. Nel corso della conferenza stampa, convocata davanti alla casermetta dove sono custoditi 690 chili di esplosivo e 1.221 detonatori, i minatori si sono detti "disperati ed esasperati". Dalla superficie il segretario provinciale della Uil Mario Crò ha lanciato un appello alla calma. "Quanto successo stamattina è preoccupante, ha detto ai cronisti, invito tutti alla calma, è necessario tornare alla ragione".
Napolitano: "Vicino ai minatori, si troverà una soluzione"
"Vorrei che i minatori del Sulcis, impegnati in una prova durissima, sapessero come mi senta profondamente partecipe della loro condizione e delle loro ansie". Lo ha detto il capo dello Stato, Giorgio Napolitano. "Capisco fino in fondo la volontà di lotta che manifestano per una causa di vitale importanza per ciascuno di essi e per le famiglie". "Sono sicuro che non mancherà da parte di nessuno, e tanto meno da parte delle forze del lavoro, la realistica e coraggiosa consapevolezza dell'esigenza di trovare per problemi così acutamente aperti soluzioni sostenibili", ha aggiunto.