16:50 - Sono quattro gli Stati americani in emergenza per la tempesta tropicale Isaac, che minaccia di tramutarsi in uragano col suo arrivo in Florida, Louisiana, Mississippi e Alabama. Intanto, ad Haiti Isaac miete le sue prime vittime. Secondo la protezione civile, sull'isola caraibica 19 persone sono morte e 15mila sono state evacuate. Le autorità locali contano fino a questo momento sei dispersi. Distrutte circa 335 case.
Isaac è destinata quasi certamente a trasformarsi in uragano nelle prossime ore e potrebbe diventare il più forte dopo Katrina, che nell'agosto 2005 nell'area del Golfo causò oltre 1.800 morti e danni per 81,2 miliardi di dollari. Devastante il passaggio di Isaac sull'isola di Haiti, dove, in seguito al terremoto del 2010, almeno 400mila persone sono ancora alloggiate nelle tendopoli.
Migliaia di persone in fuga
Migliaia di persone sono in fuga dalla Louisiana, dal Mississippi e dall'Alabama dopo che le autorità hanno dichiarato lo stato d'emergenza per l'arrivo di Isaac. L'evacuazione è stata ordinata a partire dalle 8 del mattino, le 14 ora italiana. Isaac dovrebbe investire la Louisiana domani pomeriggio, in coincidenza con il settimo anniversario di Katrina, che devastò New Orleans il 29 agosto del 2005.
Sono proprio i quattro Stati che si affacciano sul Golfo del Messico i più minacciati dall'arrivo di Isaac. Si teme che i venti, che si stanno sempre più rafforzando, possano raggiungere la forza di un uragano di categoria 2 o 3 (sulla scala Saffir-Simposon, da 1 a 5).
La tempesta tropicale sta sferzando da ore le coste della Florida e adesso punta dritto verso le coste della Louisiana, dove l'arrivo è previsto per martedì. Il governatore Bobby Jindal ha dichiarato lo stato di emergenza e a New Orleansa le autorità sono in massima allerta.
Lo Us National Hurricane Center, il centro uragani Usa, ha dichiarato che lo stato di emergenza riguarda la parte settentrionale del Golfo del Messico, un'area che comprende anche New Orleans. Il governatore Jindal ha assicurato che si sta già lavorando per affrontare l'eventuale emergenza e che sono stati già messi a punto piani anti-uragano.
Anche la Florida in massima allerta
Il governatore della Florida, Rick Scott, ha invitato la popolazione a non avventurarsi nell'area di Tampa dove Isaac si abbatterà nelle prossime ore portando fortissimi venti e inondazioni.
Le autorità hanno poi consigliato i cittadini di tenersi costantemente informati sulle condizioni meteo, a limitare al minimo gli spostamenti e a prepararsi per possibili inondazioni e blackout. Le spiagge della città dove dovrebbe svolgersi la Convention del partito repubblicano sono state chiuse, ha detto Scott, e nelle prossime ore potrebbero essere chiusi anche i ponti e le strade più a rischio.
Scott ha comunque spiegato che al momento la preoccupazione principale è "per la striscia di territorio che costituisce l'arcipelago delle Keys", già sferzata in queste ore da fortissimi venti. L'aeroporo di Key West, una delle località turistiche più note della Florida, a sud di Miami, è stato già chiuso e la cittadina, solitamente affollatissima nei fine settimana estivi, appare pressoché deserta.
Scott ha quindi assicurato che è in atto un grande sforzo di coordinamento tra le autorità nazionali, statali e locali. Ma nonostante l'allarme e il divieto di accedere alle spiagge, si registrano in molte località i cosiddetti "hurricane party", dove decine di giovani, soprattutto surfisti, "festeggiano" sulla costa l'arrivo dell'uragano attendendo "l'onda perfetta"
Migliaia di persone in fuga
Migliaia di persone sono in fuga dalla Louisiana, dal Mississippi e dall'Alabama dopo che le autorità hanno dichiarato lo stato d'emergenza per l'arrivo di Isaac. L'evacuazione è stata ordinata a partire dalle 8 del mattino, le 14 ora italiana. Isaac dovrebbe investire la Louisiana domani pomeriggio, in coincidenza con il settimo anniversario di Katrina, che devastò New Orleans il 29 agosto del 2005.
Sono proprio i quattro Stati che si affacciano sul Golfo del Messico i più minacciati dall'arrivo di Isaac. Si teme che i venti, che si stanno sempre più rafforzando, possano raggiungere la forza di un uragano di categoria 2 o 3 (sulla scala Saffir-Simposon, da 1 a 5).
La tempesta tropicale sta sferzando da ore le coste della Florida e adesso punta dritto verso le coste della Louisiana, dove l'arrivo è previsto per martedì. Il governatore Bobby Jindal ha dichiarato lo stato di emergenza e a New Orleansa le autorità sono in massima allerta.
Lo Us National Hurricane Center, il centro uragani Usa, ha dichiarato che lo stato di emergenza riguarda la parte settentrionale del Golfo del Messico, un'area che comprende anche New Orleans. Il governatore Jindal ha assicurato che si sta già lavorando per affrontare l'eventuale emergenza e che sono stati già messi a punto piani anti-uragano.
Anche la Florida in massima allerta
Il governatore della Florida, Rick Scott, ha invitato la popolazione a non avventurarsi nell'area di Tampa dove Isaac si abbatterà nelle prossime ore portando fortissimi venti e inondazioni.
Le autorità hanno poi consigliato i cittadini di tenersi costantemente informati sulle condizioni meteo, a limitare al minimo gli spostamenti e a prepararsi per possibili inondazioni e blackout. Le spiagge della città dove dovrebbe svolgersi la Convention del partito repubblicano sono state chiuse, ha detto Scott, e nelle prossime ore potrebbero essere chiusi anche i ponti e le strade più a rischio.
Scott ha comunque spiegato che al momento la preoccupazione principale è "per la striscia di territorio che costituisce l'arcipelago delle Keys", già sferzata in queste ore da fortissimi venti. L'aeroporo di Key West, una delle località turistiche più note della Florida, a sud di Miami, è stato già chiuso e la cittadina, solitamente affollatissima nei fine settimana estivi, appare pressoché deserta.
Scott ha quindi assicurato che è in atto un grande sforzo di coordinamento tra le autorità nazionali, statali e locali. Ma nonostante l'allarme e il divieto di accedere alle spiagge, si registrano in molte località i cosiddetti "hurricane party", dove decine di giovani, soprattutto surfisti, "festeggiano" sulla costa l'arrivo dell'uragano attendendo "l'onda perfetta"