La storia di James Holmes, della sua strage compiuta in un cinema di Aurora, vicino Denver, mentre gente ignara di ciò che poteva accadere stava solo assistendo alla prima dell’ultimo film di Batman, ha sconvolto l’America intera, non solo per il numero di vittime del giovane 24enne, ma anche per tutto ciò che è si è detto intorno. James Holmes, in una sola sera, ha infatti ucciso 12 persone e ne ha ferite 58, l’ha fatto travestendosi dal cattivo del film e impugnando le sue armi, quelle che troppo facilmente si possono comprare in Colorado. Ma prima della sua folle sparatoria aveva anche riempito la sua casa di bombe pronte a esplodere, forse ne voleva una seconda di strage fortunatamente non riuscita.
Holmes, per i suoi avvocati, è malato - Il killer è giunto di fronte ai giudici e per lui sono stati formulati ufficialmente i capi d’accusa: 24 per omicidio di primo grado, 116 per omicidio premeditato. Accuse tali da fargli rischiare la pena di morte. Di fronte a questa incriminazione e ai fatti compiuti da James Holmes la sua difesa sembra adesso far ricorso alla carta della malattia mentale. L’avvocato del 24enne ha sostenuto dinanzi alla corte la sua tesi invocando l’infermità mentale del giovane, l’ha fatto più volte nel corso dell’udienza preparatoria. Secondo loro James Holmes, prima della sua strage al cinema, aveva anche chiesto aiuto per la sua malattia mentale.