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Venezuela, trovati morti i due italiani rapiti alcuni giorni fa da una banda locale


I cadaveri rinvenuti su una spiaggia. Lo strazio dei familiari: morte assurda e ingiusta

FOTO AP/LAPRESSE
08:29 - Teresa Del Savio, 55 anni, e Salvatore Di Pietro, 52, i due coniugi italiani sequestrati giovedì a Maracaibo, dove vivevano da anni, sono stati trovati morti ad un centinaio di metri l'uno dall'altro sulla spiaggia di Caimare Chico. Finisce così nel peggiore dei modi la vicenda dei connazionali rapiti in Venezuela. L'ipotesi più accreditata dalla polizia locale è quella di un rapimento a scopo estorsivo finito male.
Secondo quanto ricostruito, al momento del ritrovamento Di Pietro aveva un paio di manette ad un polso, ma su nessuno dei due cadaveri sono state trovate ferite da arma da fuoco. Sui corpi c'erano delle lesioni, forse riconducibili alla caduta in mare, che potrebbe essere avvenuta anche per motivi accidentali, dato che nel punto del rinvenimento, il mare è di solito molto mosso. Nelle ultime ore l'autopsia ha stabilito che il decesso di entrambi è avvenuto per annegamento.

I coniugi, proprietari di un negozio di liquori, erano stati seguiti a bordo di un'auto e prelevati con la forza dopo aver chiuso il loro negozio di liquori in un centro commerciale, nel quartiere di Isla Dorada. Le immagini di una telecamera di sicurezza hanno ripreso la coppia mentre si allontana e sale in auto. Per convincerli a fermarsi i malviventi hanno sparato anche alcuni colpi di pistola in aria e contro la vettura. Ma è buio completo su quanto sia avvenuto subito dopo, fino al ritrovamento dei due corpi privi di vita.

Intanto i familiari straziati piangono per i loro cari e chiedono che sia fatta chiarezza. ''C'è tanta cattiveria in questo mondo, mia sorella e mio cognato non meritavano di morire così. Hanno ucciso i nostri sogni e stroncato il futuro dei loro figli''', ha dichiarato Rossana Del Savio, sorella di Teresa, alla stampa locale.
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