Erano pronti a compiere attentati contro il governo ed anche ad uccidere il presidente degli Stati Uniti i quattro soldati di Fort Stewart, in Georgia, accusati di aver creato un gruppo sovversivo e di aver ucciso un loro commilitone e la sua ragazza, appena 17enne, per paura che potessero tradirli. I particolari sono stati raccontati alle forze dell'ordine da Michael Burnett, 26 anni, uno dei militari coinvolti nel piano. “Non so come siamo arrivati al punto di uccidere due persone” avrebbe detto il ragazzo, come riporta la Cnn.
A capo del gruppo ci sarebbe Isaac Aguigui, che avrebbe avvicinato Burnett consegnandogli un libro sui “veri partioti”. Lo scopo di questa cellula era infatti quello di “riportare il governo nelle mani della gente”. “Credevamo di essere le persone adatte per cambiare le cose”, ha ammesso Burnett.
Attentati terroristici - Per mettere in atto questo piano Aguigui si sarebbe servito dei 500mila dollari intascati un anno fa dopo la morte della moglie, decesso che ora la polizia giudica “sospetto”, come scrive il The Guardian.
87mila dollari sarebbero già stati utilizzati per armare il gruppo terroristico, denominato Fear (Forever Enduring Always Ready). Aguigui aveva inoltre in programma di assaltare Fort Stewart, per impadronirsi di armi pesanti, per poi compiere un attentato dinamitardo in un parco di Savannah.
L'omicidio - La situazione è però sfuggita di mano e il 4 dicembre il ragazzo avrebbe ucciso l'ex militare Michael Roark e la sua fidanzata Tiffany, temendo che i due potessero svelare il loro piano.
Kevin Larson, portavoce di Fort Stewart, si è affrettato a sottolineare come nella base “non ci siano problemi legati a gruppi o a milizie”. Meno ottimista è l'assistente del procuratore distrettuale, Isabel Pauley, la quale non esclude il coinvolgimento di altri militari all'interno della cellula.
